(Inter News) Il 5 a 0 rifilato ieri al Genoa ha fatto scalpore, anche troppo. Ovvio dunque che le vestali del calcio nostrano, impaurite per qualche ora dal meno 3 sulla Juve si siano buttate a capofitto sull’ossicino di giornata, il presunto fuorigioco di Gagliardini in occasione del primo gol.
La Juve poco dopo ha ristabilito le distanze, ma l’ossicino è andato di traverso a parecchi. Ci prova l’ex arbitro Luca Marelli sul suo blog a convincerli a sputarlo. Secondo l’ex arbitro “Tutto ruota attorno al tocco del difensore Biraschi che tocca il pallone col tacco sinistro, favorendo la conclusione a rete di Gagliardini”.
I presupposti da cui parte la riflessione dell’ex arbitro sono che non occorre guardare alla volontà del difensore di indirizzare la palla laddove va, né che il pallone cambi direzione, né che la giocata del difensore riesca solo parzialmente.
I fatti cui attenersi sono altri due: il primo è la distanza tra Joao Mario ed il difensore che tocca il pallone, “almeno 5 metri, più che sufficienti affinché un difendente abbia il tempo di scegliere un’azione da compiere o meno.”
Il secondo elemento è il linguaggio del corpo del difensore Biraschi “che guarda sempre verso terra, evidentemente concentrando la propria attenzione sul pallone”.
Nel chiudere le gambe per intercettare il pallone questo tocca il suo tacco sinistro. Si tratta dunque di una giocata mal riuscita del difensore secondo Marelli. Dunque,” sulla base dell’attuale interpretazione del fuorigioco, del concetto di deviazione e della filosofia della “giocata”, la rete del vantaggio dell’Inter è regolare.”
Luca Marelli conclude la sua spiegazione dicendo che forse sarebbe stata opportuna una “on field review” per valutare con le immagini la sussistenza della giocata. “Ciò non tanto per la valutazione in sé (che, come abbiamo visto, è infine risultata corretta) ma per togliere qualsiasi dubbio a chiunque”.
Fonte: www.lucamarelli.it