Poco più di 24 ore a Inter-Barcellona. L’imperativo dei nerazzurri sarà vincere o almeno uscire indenni dalla sfida con i blaugrana. C’è in gioco un piede nel prossimo turno di Champions. San Siro sarà tutto esaurito ed è già record di incassi e presenze.
Spalletti ci tiene a regalare una vittoria cosi sentita ai propri tifosi e predica prudenza. È ciò si è auspicato durante la conferenza di vigilia ma si aspetta anche una prova di maturità importante per tutti quei detrattori che ancora non credono nei nerazzurri. “Abbiamo sempre detto che possiamo giocarcela contro tutti e siamo ancora questi. Ora possiamo capire dove poter arrivare, il Barcellona è il livello più difficile del gioco”.
Forse ci sarà Messi ma non dall’inizio, Spalletti non appare preoccupato nonostante è il giocatore che fa la differenza: “Quando non ha giocato si è vista comunque la mentalità della squadra, Messi è la ciliegina, lui è ciò che tutti vorrebbero essere nel calcio ma nonostante ciò è una squadra che ha la sua scuola, la sua mentalità e i propri ragionamenti di gioco”. Sulla gara invece sa benissimo le difficoltà quali saranno e cosa dovranno i suoi per evitare distrazioni: “Non hanno bisogno di una preparazione ampia, loro sono a un livello che noi stiamo cercando di preparare da giorni. Vorrei traferire la loro mentalità alla mia squadra. Loro come squadra sono di riferimento per molti allenatori”.
Spalletti dai suoi si aspetta personalità e qualità: “Dobbiamo essere presuntuosi e guadagnarci la qualificazione anche perchè abbiamo ancora delle gare difficili. Nainggolan? Lo valuterò nell’allenamento di oggi pomeriggio, andrà valutato con attenzione”. Inoltre il tecnico nerazzurro ha ha parlato anche di Rafinha: “E’ stato un giocatore importante per noi, ha contribuito a farci giocare queste partite. Non abbiamo potuto più prenderlo alle cifre imposte dal Barcellona”