Focus – Atalanta Inter, i perché della disfatta nerazzurra
Atalanta Inter, analisi della sconfitta
Qualcuno, prima di Atalanta Inter, disse: “L’anno scorso il disastro iniziò dopo un 5-0”. Disastro è stato, anche quest’anno, dopo il 5-0 rifilato al Genoa. Un caso? Sicuramente sì, anche perché le prestazioni offerte dall’Inter in questa stagione sono molto differenti, per tanti motivi, rispetto a quelle offerte solo dodici mesi fa.
E’ bene però chiedersi i perché di questa disfatta clamorosa. Spalletti lo farà mercoledì ad Appiano, alla ripresa degli allenamenti, noi lo faremo oggi. L’Inter ha perso ancor prima di scendere in campo. Il motivo? La scelta degli uomini. Il tecnico nerazzurro ha cannato completamente la formazione. Sbagliatissimo il turnover prima della sosta, ancor più sbagliato ritenere che le riserve di questa Inter siano all’altezza dei titolari.
D’Ambrosio ha offerto una prestazione indecente ieri, Gagliardini pareva spaesato, Miranda, ancora una volta schierato a discapito di De Vrij – troppe le esclusioni apparentemente senza senso del centrale olandese -, assolutamente impreciso. Basta questo a spiegare la sconfitta? Assolutamente no. I titolari schierati ieri hanno esibito il peggio di loro. Skriniar, per dirne uno, sembrava il fratello scemo di quello che solo cinque giorni fa ha impedito a Suarez e a Dembelé (non certo Ilicic e Gomez, con tutto il rispetto) di trovare la via del gol.
Modulo e cambi sbagliati
Posto che la sconfitta dell’Inter non è dipesa dalla condizione fisica (l’ha detto Spalletti, quindi ci crediamo), bisogna chiedersi cosa non è andato. Gli uomini messi in campo erano sicuramente sbagliati, così come sicuramente sbagliato è stato il modulo. Il 4-3-3 “ammirato” in Atalanta Inter non è riuscito a contenere, in fase difensiva, l’esuberanza della formazione bergamasca, che attaccava con 5 effettivi: Gomez, Zapata, Ilicic, Gosens e Hateboer e, inoltre, i mezzi centrali della difesa a tre spingevano a loro volta, lasciando i compiti difensivi ai soli De Roon e Freuler, immensi nella circostanza. Gli esterni offensivi nerazzurri (Perisic e Politano) erano stretti attorno ad Icardi e così non riuscivano ad aiutare i terzini, in enorme difficoltà sulle sovrapposizioni atalantine.
C’è però un motivo per il quale Spalletti ha deciso di utilizzare in questo modo gli esterni offensivi. L’Atalanta gioca con una difesa a 3, schierando un tridente “compatto” costringi i difensori all’uno contro uno con i tuoi attaccanti. L’emblema in positivo di questa scelta è stata l’azione che ha portato al rigore poi realizzato da Icardi: pressing sui tre centrali, retropassaggio comandato a Berisha che svirgola e poi il resto è storia. Questa tecnica, tranne nell’occasione esplicata poc’anzi, non ha però funzionato ed è stata quindi l’ennesima sbagliata del match. Insomma, una scelta sbagliata dietro l’altra per Spalletti che però non è stato assolutamente aiutato dai suoi uomini. D’altra parte, se in una partita in cui perdi 4-1 il migliore in campo è il portiere, qualcosa sicuramente non ha funzionato. Il tecnico di Certaldo dovrà quindi spendere le prossime due settimane a lavorare affinché questi scivoloni non si verifichino più.