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Focus – Marotta, colpi e bidoni di un grande dirigente

Marotta, i grandi colpi

Beppe Marotta ha avuto essenzialmente due meriti nel corso della carriera: portare la Sampdoria in Champions e trasformare la Juventus da neo promossa a squadra schiacciasassi da ormai sette anni, in Italia e in Europa, anche se Allegri ha perso due finali. Com’è arrivato a fare ciò? In questa occasione vedremo i grandi colpi, e i bidoni, portati in dote alla squadra bianconera.

Iniziamo con i grandi colpi, partendo dal primo mercato, quello della stagione 2010/11. In bianconero arrivano Bonucci, Barzagli e Quagliarella, che bene ha fatto nella sua avventura bianconera. L’anno successivo, invece, è quello dei primi botti: arrivano Vidal, Pirlo, Lichtsteiner e Mirko Vucinic.

Nell’estate del 2012 arrivano Paul Pogba, giovane di belle speranze a parametro zero, e Asamoah, oggi all’Inter. Spendendo pochissimo, quindi, l’ex dirigente della Samp forma il centrocampo Pogba, Pirlo, Vidal che ha fatto la fortuna della Juventus negli anni a venire. Nel 2013 arrivano Llorente e Tevez, l’anno dopo Evra e Morata. Nel 2015 tocca a Dybala (scippato all’Inter), Khedira, Mandzukic, Cuadrado e Alex Sandro, a fronte delle cessioni di Tevez, Vidal e Pirlo. Nel 2016 va via Pogba e arrivano Higuain, Pjanic, Benatia e Dani Alves. Nel 2017 arrivano Bernardeschi, Douglas Costa, Matuidi, Szczesny. Infine, nel 2018, tocca a Cristiano Ronaldo, Emre Can, Cancelo e nuovamente Bonucci, ceduto al Milan l’estate prima.

I grandi bidoni

Abbiamo quindi elencato i grandi acquisti targati Beppe Marotta, adesso andiamo a vedere gli acquisti che poi si sono rivelati dei bidoni clamorosi. Partiamo da Martinez, attaccante ex Catania pagato ben 12 milioni di euro. Nella stessa sessione arrivò a torino anche Krasic, pagato ben 15 milioni. Poi c’è Elia, esterno offensivo olandese, Marco Motta, terzino destro mai esploso, Reto Ziegler, Estigarribia, mai riscattato però. Ma non è finita qui.

Nel 2012 infatti sono arrivati a Torino Anelka, Lucio, Bendtner. Due anni dopo sono arrivati alla Juve Romulo e Sorensen. Nel 2016 è arrivato alla Juventus Marko Pjaca, anche lui annoverabile tra i “bidoni” in quanto le sue prestazioni non hanno giustificato i 23 milioni spesi per acquistarlo. Finisce qui la carrellata di talenti straordinari e bidoni acquistati da Marotta, prossimo ad nerazzurro.