(Premier Chelsea) Nell’immaginario collettivo i top player sono ragazzi iperfortunati, belli, ricchi, invidiati. Ma ogni regola ha la sua eccezione. Sport Mediaset racconta il travaglio di un grande attaccante, uno che ha calcato anche i campi della serie A.
Alvaro Morata ha raccontato la brutta esperienza vissuta nell’ultimo anno. Dal Real al Chelsea pensando di toccare il cielo con un dito e ritrovarsi invece sull’orlo di un burrone. Queste le parole della punta spagnola, “Nell’ultimo mese ho toccato il fondo, ero fuori da dove dovevo essere. Non avevo voglia di andare ad allenarmi né di giocare. Ce l’avevo con tutti. Arbitri, rivali, tifosi. Non ero equilibrato, me ne sono reso conto e ho chiesto aiuto”.
Morata si è rivolto ad un psicologo, con enormi difficoltà perché la dimensione del calciatore rifiuta una situazione del genere, Lui invece ha capito di doversi far aiutare da qualcuno. Voleva mollare il Chelsea, trovare un ambiente che non lo mettesse troppo sotto pressione, e non riuscendovi la sua situazione peggiorava sempre più. “Improvvisamente mi sono ritrovato in un buco nero, non mi sentivo amato dai tifosi, la gente mi incontrava per strada e mi diceva di lasciare il Chelsea”.
L’evento che ha rotto l’incubo di Morata è stata la nascita dei due gemelli nella scorsa estate, da lì è iniziato il suo recupero, l’uscita dal pozzo senza fondo in cui era finito. “Il passato è il passato, nel futuro sarò più forte di fronte alle avversità” ha concluso il giocatore dal ritiro della Spagna.
Fonte Sport Mediaset