Ogni volta che c’è la pausa per le Nazionale, un bel gruppetto di giocatori dell’Inter lascia Milano per recarsi nei rispettivi paesi. Tra questi c’è anche il centrocampista Joao Mario, subentrato al 68′ al posto di Pizzi, durante la sfida tra l’Italia e il Portogallo, valida per il gruppo 3 della Lega A della Nations League. Il numero 10 è stato protagonista di una buona prestazione in cui ha limitato l’azione di Biraghi e ha sprecato una buona occasione da rete.
Al termine della sfida ha rilasciato alcune dichiarazioni in zona mista. Ecco le sue parole: “Sto bene, con fiducia. Sono riuscito a giocare con l’Inter e ho acquisito molta fiducia. Oggi sono entrato con la voglia di aiutare la mia Nazionale e credo che abbiamo fatto una buona partita”.
Il classe 93′ ha parlato anche del suo periodo in nerazzurro, contraddistinto da molte panchine, che gli sono servite per crescere: “Quando non giochi tante partite impari qualcosa. Ho capito cosa dovevo imparare, adesso sto cercando di migliorare ancora e fare bene qui e con l’Inter. Sapevo già che dovevo migliorare qualcosa nel body language e ho provato a farlo in allenamento. Credo che quando ti alleni e hai fiducia in te, quando arriva l’opportunità sei pronto per giocare. E anche farlo in una grande squadra come l’Inter aiuta”.
Il suo rilancio, è avvenuto grazie alla decisione di Spalletti di schierarlo dal primo minuto nella sfida contro la Lazio: “Il mister mi ha sempre dato fiducia e mi ha motivato per allenarmi duramente. Quando aveva bisogno che fossi pronto ho sempre lavorato tanto. Quando meno te lo aspetti poi l’opportunità arriva e devi farti trovare pronto”.
Sull’Italia: “Bella squadra, credo che il primo tempo sia stato tutto loro. Sapevamo che non era facile giocare a San Siro, meno male che abbiamo vinto in Portogallo perché quella vittoria ci ha permesso di raggiungere la Final Four”.
Chiusura dedicata al ruolo preferito: “Nell’Inter ho giocato mezzala e quella potrebbe essere la mia posizione ideale, ma oggi ho giocato ala destra e a volte ho fatto il trequartista. Ma la cosa importante è avere sempre l’atteggiamento giusto. Forse in passato ho sbagliato qualcosa in questo”.