Sime Vrsaljko è rientrato ieri dagli impegni con la Croazia e si è sottoposto nel pomeriggio agli accertamenti strumentali per stabilire la diagnosi dell’infortunio patito in nazionale. Accertamenti che hanno evidenziato un’elongazione del bicipite femorale della coscia sinistra. Un infortunio che, semplicemente, non ci voleva.
Non ci voleva perché arriva in un momento estremamente delicato nel corso della stagione: l’Inter affronterà il Frosinone alla ripresa, poi toccherà a Tottenham, Juventus, Roma e PSV. Un filotto di partite che diranno molto, se non tutto, circa dove può effettivamente arrivare questa squadra.
La sfortuna quindi si accanisce contro il terzino arrivato nello scorso mercato estivo: già nel primo doppio impegno stagionale Sime si era infortunato in nazionale. Quella volta toccò al ginocchio, ormai infortunato dai mondiali di Russia. Questa volta il problema è muscolare: occorre un po’ più di accortezza, serve non affrettare i tempi di recupero per scongiurare nuovi e più gravi problemi.
Con Vrsaljko out, per Danilo D’Ambrosio si spalancano le porte della titolarità. L’Inter, purtroppo, può contare solo su due terzini destri, il croato e l’ex Toro, appunto. Toccherà a lui quindi sostituire l’ex Sassuolo contro Frosinone e Tottenham. Già perché, secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Vrsaljko rientrerà forse contro i londinesi, ma molto più probabilmente contro la Juventus.
Oltre a D’Ambrosio, Spalletti può contare su altre valide alternative “adattate”. Su tutte spicca quella di Milan Skriniar, autore di una grande prestazione nella prima di Champions League contro il Tottenham proprio nell’insolito ruolo di terzino destro. Il tecnico nerazzurro però proverà a recuperare il croato nel più breve tempo possibile, perché all’orizzonte ci sono partite da non sbagliare.