Marotta, perché sì: tra mercato, Lega Calcio e Massimo Moratti
Marotta, il suo arrivo fa discutere
Negli ultimi tempi, il nome di Beppe Marotta ha cominciato a circolare in orbita Inter, suscitando i malumori di molti, assolutamente non tutti, supporters interisti. I motivi? Il suo passato bianconero, come se aver trascorso del tempo lì fosse in qualche modo una colpa da espiare a tutti i costi. Per carità, la rivalità tra le due società è grande, ci può pure stare, ma ostracizzare il suo arrivo, secondo l’opinione di chi vi scrive, è esagerato.
E’ esagerato perché si guarda dove è stato, ma non cosa ha fatto. Superfluo citare la sua avventura alla Sampdoria, culminata con la qualificazione ai preliminari di Champions League. Alla Juventus invece, di concerto con Paratici ha monopolizzato campionato e mercato. Ogni giovane italiano o campione, finiva per andare alla Juventus. Una telenovela che gli interisti ricorderanno bene, a tal proposito, è quella legata a Paulo Dybala. Moratti lo voleva, Marotta lo portò alla Juve.
Segno inequivocabile delle sue capacita fuori dal comune. In più, oltre alle ben note abilità in fase di mercato, nel corso della lunga militanza in Lega Calcio ha stretto diversi rapporti che potrà sfruttare per tutelare gli interessi della sua nuova squadra, rapporti che Paratici, essendo stato più uomo di scouting, non ha. E questa potrebbe essere una gravissima perdita per la società bianconera.
Moratti benedice il suo arrivo
Ai tanti tifosi che storcono il naso per il suo arrivo, non farà assolutamente piacere scoprire che Massimo Moratti, idolo di 6/7 della tifoseria nerazzurra, ha benedetto l’arrivo di Marotta. Lo ha rivelato lui stesso alla Gazzetta dello Sport: «Il fatto che sia stato alla Juve per me invece tornerà utile, perché lì ha portato a casa tante vittorie. Con Zhang ne avevo parlato bene, ma lui aveva già deciso tutto. E’ un professionista, servirà molto. Poi certo, sono i giocatori a portare i risultati. Io punterei sui giovani italiani di talento. Ma Marotta ha un’esperienza a 360 gradi sul mondo del calcio».
Parole di chiarissima interpretazione: grande professionista, sarà molto utile. Perciò, cari tifosi, anziché arrabbiarvi per aver ingaggiato uno juventino, chiamato così per la sua lunga militanza là nonostante sia lombardo di Varese e magari, chissà, tifi Inter, gioite per l’arrivo finalmente di un professionista serio, che in nerazzurro non si vedeva dai tempi di Oriali. Ah, a proposito, Steven: se proprio vuoi far contenti tutti, riporta il protagonista di “Una vita da mediano” in nerazzurro. In quel caso, sono certo, nessuno avrà da ridire. Forse.