Marotta è un grande dirigente: ciò si evince dai risultati conseguiti e dalla galassia di relazioni strette nei suoi anni di attività. Queste relazioni torneranno utili all’Inter, mentre la Juventus le perderà, se non tutte, una buona parte. E noi di questo ve ne abbiamo parlato ieri, quando abbiamo sottolineato l’importanza di esse.
Di questo, oggi, ne parla l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “La sua rubrica del telefono è ampia, le relazioni sono solide, l’Italia è una cartina con bandierine puntate ovunque. Con la Juve ha controllato, direttamente e indirettamente, la crescita della maggior parte dei giovani italiani: qualcosa vorrà pur dire. Qualcosa vorrà pur dire se l’Atalanta resta un riferimento per operazioni di mercato e relazioni personali: Umberto Marino, direttore generale dell’Atalanta, era con Marotta alla Sampdoria nella squadra della Champions blucerchiata. Uno pensava, l’altro eseguiva. Poi in campo c’era Antonio Cassano, portato via da Madrid nel 2007 con tanto di stipendio pagato per buona parte dal Real: è la prima grande operazione internazionale di Marotta, che solo due mesi fa è stato premiato miglior manager 2018. E che con il Real Madrid ha più avanti messo in piedi anche l’affare Morata: chissà, magari il gancio tornerà buono per Modric”.
Ma non è finita qui perché le relazioni del nuovo ad nerazzurro sono infinite, come le vie del Signore. Tra quelle più influenti che senza dubbio quella con Ariedo Braida, dirigente del Barcellona. Chissà che grazie a questo rapporto speciale non si riesca a riportare Rafinha in nerazzurro già a gennaio…
Marotta quindi fa delle relazioni il suo forte. Vi abbiamo raccontato quelle con Marino, adesso vediamone altre. Raiola è sicuramente uno di quelli più relazionati con il nuovo ad dell’Inter. Moratti, dopo l’affare Balotelli, decise di chiudere i ponti con l’agente che poi ha fatto la fortuna della Juventus. Il nome di Pogba, ad esempio, dovrebbe evocare qualche ricordo. Con Carnevali poi, oltre a una sincera stima, c’è un rapporto di grande amicizia: lo dimostra l’asse con il Sassuolo.
Poi ci sono una vasta gamma di agenti con i quali è molto amico: Bozzo (Bernardeschi), Branchini (operazioni con il Bayern Monaco), Tinti (Pirlo). Senza dimenticare che è dirigente federale, oltre che vice direttore del settore tecnico della FIGC.