L’Inter, dall’avvento di Suning, sta diventando sempre meno Internazionale e sempre più italiana. Una politica di gestione assolutamente condivisibile, considerando il talento che molti giovani calciatori italiani hanno esibito nelle ultime stagioni. E, a proposito di talento, quello di calciatori come Sensi e Barella è noto a tutti.
E la società nerazzurra li ha praticamente in mano. Lo rivela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Partiamo dal mediano del Sassuolo. Su di lui c’è anche il Milan che, però, è frenato dal fairplay finanzario. Ausilio invece può agire con assoluta libertà, ma solo a giugno. Quindi, se il Milan non dovesse riuscire a strapparlo ai neroverdi nel mercato di gennaio, ecco che a giugno i nerazzurri farebbero dei passi concreti.
Capitolo Barella. Il centrocampista del Cagliari è uno dei talenti più cristallini non solo d’Italia, ma di tutta l’Europa. Ausilio lo segue da tempo e ha gettato le basi per un suo trasferimento nella squadra, tra l’altro, che tifava da bambino. Il problema è che costa, e pure parecchio. La scorsa estate il presidente del Cagliari Giulini chiedeva 40 milioni di euro, adesso, con le straordinarie prestazioni in nazionale e in campionato, la richiesta potrebbe alzarsi fino a 60.
Oltre a Sensi e Barella, l’Inter segue anche un altro giovane e talentuosissimo centrocampista italiano. Stiamo parlando di Sandro Tonali, colui che viene definito “il nuovo Pirlo”. Marotta è già al lavoro per portarlo in nerazzurro, ma la trattativa con il presidente Cellino si annuncia particolarmente complessa.
Sul calciatore, infatti, ci sono tante altre squadre, tra le quali Juventus, Napoli e Roma in Italia e il Chelsea di Maurizio Sarri in Premier League. Insomma, portarlo a San Siro non sarà affatto semplice, sia per la concorrenza sia per i 20 milioni chiesti da Cellino per il suo gioiello.