(Inter News) Inutile girarci in torno, nelle ultime partite il miglior Perisic lo si è visto solo con la maglia della nazionale croata. Dopo un inizio niente male con i due gol contro Torino e Bologna, Ivan si è riportato in quella fascia di rendimento che i tifosi giudicano del tutto insoddisfacente per un giocatore del suo livello. E non hanno tutti i torti quando ricordano il lunghissimo periodo di letargo vissuto dall’esterno croato nell’inverno scorso che, guarda caso, coincise con il peggior momento della squadra.
I tifosi bofonchiano, molti sostengono che sia giunto il momento di lasciarlo per qualche gara in panchina. Non la pensa così Luciano Spalletti che anche oggi, nella conferenza stampa pre Frosinone lo ha difeso a spada tratta.
“Dipende da cosa gli si imputa. Che fa vedere poca qualità, che fa questi recuperi di cento metri che ti rimettono a posto tatticamente? E’ chiaro che lavorando a tutto campo è chiamato a una fatica totale e a un supporto completo nei confronti della squadra.
A me va bene così perché si trova l’equilibrio della squadra nel suo lavoro e nel pulire qualcosa di scomodo. Quando fai due rientri di cento metri hai meno freschezza per puntare l’avversario. In generale a me va bene così anche se essendo un attaccante esterno questo fatto di andare oltre la linea difensiva comporta che si guadagni e si trovi qualcosa. Se lo si fa tornare due volte meno di chiudere sul terzino, quelle due volte le può usare in attacco”.
La generosità di Perisic nell’arco dei 90 minuti è sotto gli occhi di tutti. La sua disponibilità ad aiutare la squadra nella propria metà campo è testimoniata dagli innumerevoli recuperi di palla conquistati a danno degli avversari. I suoi raddoppi e le coperture difensive sono innegabilmente preziose, ma è evidente che tutto questo va a scapito della sua efficacia nella fase offensiva.
Perisic è stato apprezzato dal pubblico di San Siro e non solo per la sua capacità di saltare l’uomo in velocità per poi andare sul fondo per il cross a favore di Icardi oppure per proporsi in area avversaria accentrandosi magari dopo un dai e vai.
Nelle ultime settimane questi flash nella metà campo offensiva sono mancati e non è difficile individuare in questo fatto uno dei motivi di una certa difficoltà dei nerazzurri ad aprire le difese avversarie.
Serve il miglior Perisic anche là davanti, magari è solo questione di tempo e di recupero della migliore condizione fisica, sempre difficile nel post mondiale. Ma adesso sono passati 5 mesi e l’Inter ha bisogno di lui al top per affrontare il ciclo terribile delle prossime settimane che deciderà il destino della stagione.