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Spalletti può sorridere: questa Inter è diversa! Ecco il dato che lo conferma

Spalletti si gode la sua Inter, che con un dato conferma di essere diversa dall’anno scorso

Luciano Spalletti archivia la brutta sconfitta di Bergamo di due settimane fa e si gode la sua Inter che batte il Frosinone, e lo fa con una prestazione convincente. La crescita della squadra rispetto a quanto visto nella passata stagione appare davvero evidente.

Anche se i nerazzurri 12 mesi avevano una posizione di classifica migliore, la sensazione era comunque quella di una squadra meno solida, meno forte, di quella della stagione attualmente in corso.

Un primo dato da cui si denota la differenza è quello della diversa misura delle vittorie. L’anno scorso l’Inter vinceva a stento, con uno scarto di reti minimo. Tanto che la difesa era una delle migliori del campionato, mentre l’attacco un dei peggiori.

Nel 2018-19 invece la squadra di Spalletti subisce pochissimo (a parte il blackout di Bergamo), ma segna anche molto. Le reti segnate sono 25, a tre lunghezze di distanza dalla Juventus, che con le sue 28 marcature detiene il miglior attacco.

Altro dato

Un’altra differenza fondamentale, che segna forse la vera crescita della squadra, sta nel numero di giocatori andati in rete. Un anno fa, tolte sporadiche eccezioni, l’Inter dipendeva da Icardi e Perisic. Loro due hanno segnato la maggior parte delle reti messe a segno dall’intera squadra.

Quest’anno invece, con le due reti di ieri realizzate da Keita, sono già 12 i giocatori andati in gol. 13 se si considera anche la rete di Vecino in Champions. L’Inter è quindi una cooperativa del gol, capace di segnare molto e con facilità anche quando, come ieri, mancano sia Icardi che Perisic.