(Inter News) Infortuni, arbitri per lo meno disattenti, circostanze strane, pali, pop corn e fruttini, (quasi) tutte le squadre si trovano periodicamente a far fronte a momenti “sfortunati”. E noi nerazzurri vogliamo essere da meno degli altri? “Niente è mai normale”, all’Inter e dunque da anni noi non ci accontentiamo del momento della sfiga, noi vogliamo fare gli sboroni e prenderci un intero periodo.
Almeno in questo siamo pure di una precisione svizzera, il nostro black moment arriva sempre a dicembre. Tutto il mondo si accinge a vivere le festività con gioia e bontà sconosciuta in tutto il resto dell’anno. All’Inter no, non funziona così.
Non è dato sapere se tutto parta per default appena il calendario si gira sulla pagina dell’ultimo mese dell’anno, oppure se un team di personale specializzato in questo settore entri in funzione per trovare le soluzioni migliori per rovinare le feste ai tifosi. Quello che è certo è che se avessero potuto saltare da novembre direttamente a carnevale i tifosi nerazzurri avrebbero guadagnato qualche anno di vita. E forse pure qualche scudetto o qualche qualificazione in Champions in più.
Dicembre nemico feroce dunque. Lo è stato negli anni di Mancini, con un primato in classifica sfumato proprio sotto Natale con un filotto micidiale iniziato con una sconfitta a San Siro con la Lazio (doppietta di Candreva, per farci del male fino in fondo).
E pure Spalletti non si è tirato indietro nella tradizione. Nessuno ha dimenticato Inter Bells dello scorso anno cantata da un San Siro felice…mentre l’Udinese ci rifilava tre panettoni. E da quel momento l’Inter si risvegliò solo a primavera.
Il 2018 seguirà la tradizione? Le prime due partite in programma potrebbero far temere che si… gli interisti dovranno trovare momenti di gioia alternativi a quelli calcistici.
Ma Spalletti è il “dirimpettaio della follia” , come lo definì Sabatini. La sua sconfitta contro capitan dicembre l’ha già vissuta l’anno scorso. Dunque da uno con questo profilo ci aspettiamo che quest’anno stupisca tutti, mandi un sonoro vaffa a dicembre ed alle sue malevole ricorrenze nerazzurre e ci faccia vivere un mese da urlo. Calendario (calcistico) alla mano, sarebbe tanta roba, ma proprio tanta.