(Inter News) Terribile si, ma per i nerazzurri, Spalletti non c’è più tempo

Inter News: C’era una volta Ivan il Terribile

(Inter News) Fino a pochi mesi era fa il Terribile. Spaccava le difese con le sue progressioni, con la capacità di fare giocate di qualità ad una velocità che pochi in Europa possono vantare. Lo scorso anno il periodo nero di Perisic era iniziato a dicembre, quando la squadra ebbe un calo generale. Fino a quel momento aveva segnato e fatto segnare (soprattutto Icardi).

Quest’anno il croato si è portato avanti con il lavoro, non ha spettato il generale inverno per andare in letargo. Dopo un inizio promettente, con gli unici due gol messi a segno con Torino e Bologna si sono perse le tracce di lui. Ma si parla di inizio settembre, quando molti erano ancora in bermuda e infradito.
Il mondiale, le fatiche del mondiale, lo stress del mondiale ok, tutto accettabile. Ma ora sono passati 5 mesi dal mondiale e altri giocatori francesi e croati che hanno giocato la finale con lui stanno facendo meraviglie a giro per l‘Europa.

La panca la medicina migliore

Spalletti continua a farlo giocare sempre e comunque. Nessuno dimentica che quando due anni estati fa Perisic era sul punto di accettare la corte di Mourinho fu il mister a convincerlo a restare, facendolo sentire importante, addirittura centrale nel suo progetto di gioco. L’anno scorso sappiamo come è andata, quest’anno è addirittura peggio.
E poi quelle parole, quanto mi piace la Premier, i tifosi mi capiranno. I tifosi capiscono una sola cosa, che questo Perisic non serve a questa Inter. Molti lo hanno difeso ad oltranza, aspettando la nuova esplosione della sua fisicità. Ma chi visse sperando sappiamo come finì.
E dopo la partita dell’Olimpico non ci sono più scuse. Se si tratta di mal di pancia o di residui di tossine post mondiale la panchina curerà i malanno del croato. Se invece si trattasse di menefreghismo causa certezza del posto sarà sempre la panchina a rimettere a posto le idee del giocatore.

Spalletti lo sa, il tempo è finito

Spalletti ora è con le spalle al muro, dove lo ha messo non un avversario ma uno dei nostri, uno sui quali lui e i tifosi riponevano speranze enormi per l’ulteriore salto di qualità da fare in questa stagione.

Nessuno può permettersi comportamenti da primadonna se a questi non corrispondono prove all’altezza, Spalletti lo sa e, nella sua carriera ha dato ampie dimostrazioni di non temere le personalità ingombranti dei suoi giocatori. Dunque per il mister è l’ora di prendere il toro per le corna. Le alternative ci sono, le due partite che attendono l’Inter sono di una importanza tale che non  può più guardare in faccia a nessuno. A costo di rimettercela lui, la faccia.