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Totti, clamoroso retroscena riguardante Roma Inter. I dettagli (CdS)

Totti, comportamento vergognoso

Francesco Totti, leggenda della Roma oggi dirigente della stessa, domenica sera era parecchio nervoso. Il motivo? Il rigore nettissimo non assegnato ai giallorossi per fallo di D’Ambrosio su l’ex nerazzurro Zaniolo. Prima è andato dalle televisioni a raccontare la sua rabbia mista ad incredulità, poi ha compiuto il gesto vergognoso.

Gesto che è stato riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport. Ecco cosa è accaduto: “Ci sono state scintille con Daniele Baldini, quando Francesco ha incrociato l’altro collaboratore storico di Spalletti. Davanti ai microfoni dell’emittente ufficiale del club, Roma tv, c’è stato uno scambio abbastanza teso: «Vergognosi…siete vergognosi…voi…Mo’ hai capito che significa?», le parole dell’ex capitano giallorosso. Che poi ha aggiunto: «Fammi andare via, altrimenti mi tocca litigare anche qui»”.

Un siparietto chiuso in maniera signorile ma aperto in maniera vergognosa. Tutto il mondo interista ha affermato che il mancato rigore assegnato alla Roma è stato vergognoso, così come lo è stato non assegnare il penalty all’Inter per il fallo di Manolas su Icardi. Perché quello tutto era fuoché un contrasto spalla spalla…

La cultura del sospetto

Le parole di Totti sono di una gravità inaudita. Quel “Mo hai capito che significa” urlato a Baldini rappresenta in pieno la cultura del sospetto instauratasi nei primi anni 90 e sfociata poi in Calciopoli. La società nerazzurra non ha mai avuto niente a che fare con questi fatti orrendi, anzi basta ricordare Inter Juventus della passata stagione.

Se non ricordate, ve lo ricordiamo noi. Pjianic, già ammonito, ha fatto altri due falli da giallo – uno da arancione – senza essere espulso. Vecino invece è stato cacciato per molto meno. La Juve ruba? No, nessuno ruba. C’è sudditanza psicologica nei confronti dell’Inter e della Juventus? Difficile da credere, soprattutto nel caso della società nerazzurra. E allora, caro Totti, invece di gridare allo scandalo per uno sgambetto non visto, cosa accaduta altre migliaia di volte, convinca il suo direttore sportivo a non smantellare la squadra ogni anno. Dopo, forse, potreste pensare di vincere qualcosa.