Juventus Inter, Mancini non ha dubbi: “Il campionato non è finito” (GdS)

Juventus Inter, parla il ct Mancini

Juventus Inter è sicuramente l’evento sportivo per eccellenza in Italia, poche cose hanno seguito quanto ne ha questa partita in Italia. Solo il Giro d’Italia supera con i numeri questo evento da sempre importantissimo. Ovviamente, alla schiera di esperti interpellati per dare un giudizio su questa partita non poteva mancare il ct della Nazionale italiana Roberto Mancini.

Mancini, tra l’altro ex tecnico nerazzurro e in passato vicino alla Juve, è forse tra le personalità più adatte per esporre un giudizio in merito. Ecco le sue parole riportate dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: «Sarà una bella partita, aperta, piena di grandi giocatori. Anche se Ronaldo e Icardi sono quelli che hanno più probabilità di risolverla. Una partita chiave per l’Inter, per la Juve no. Perché se l’Inter dovesse perderla, diventerebbe davvero difficile pensare di recuperare 14 punti».

Pensiero assolutamente condivisibile quello del ct azzurro. Bisogna però ricordare che l’Inter non è stata costruita per vincere il campionato, ma per ottenere una qualificazione agevole alla Champions League. Il buon vantaggio sulla quinta e sulla sesta mette gli uomini di mister Spalletti in una situazione di relativa tranquillità. Abbassare troppo la guardia, in questo momento della stagione, potrebbe però rimettere tutto in discussione.

“Serie A ancora aperta”

Juventus Inter dirà molto su questo campionato, però secondo Mancini manca troppo per assegnare, per lo meno virtualmente, il titolo ai bianconeri: «Mancano 24 partite, tante. Se fra due mesi la classifica sarà la stessa potremo parlare di campionato già deciso, sì. Ma la Juve sa di non poterselo sentire già in tasca: otto punti sono poco più di due partite e il Napoli che ho visto ieri sera a Bergamo è vivo, è ancora lì. E l’Inter anche, un po’ più indietro ma non molla, anzi mi pare in crescita».

Infine un auspicio: «Non mi preoccupa il dominio della Juve: se una squadra è la migliore, è la migliore. Mi preoccupa che gli italiani giochino di più». Sarebbe un bene per la nazionale, in questo preciso momento storico.