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Inter News: Ceccarini, 20 dopo, tra Fonzie e il 118 e da Biasin ironia elegante e feroce

(Inter News) Ceccarini, ancora lui

(Inter News) Come non sarebbe Natale senza il panettone che Juventus Inter sarebbe senza le parole di Ceccarini?

L’arbitro di quella partita di 20 anni fa ancora nella mente di tutti che due volte l’anno, in maniera ormai stucchevole, ripete la solita musica. Il fallo di Juliano su Ronaldo non era rigore. Quest’anno si è anche adeguato alla tecnologia, esprimendo la convinzione che anche il VAR gli avrebbe dato ragione.

A nostro avviso sarebbe opportuno che dopo due decenni si finisse di ricorrere a lui per scatenare le passioni meno nobili alla vigilia di ogni derby d’Italia. Ma tant’è, il giornalismo sportivo italiano non brilla certo per fantasia. E dunque  due volte l’anno, puntuale come un Rolex, questo signore offre agli addetti ai lavori materiale per ironie e critiche feroci.

Ironie feroci

Oggi ne sono fioccate diverse interessanti. Fabio Ravezzani direttore di Tele Lombardia ha pubblicato questo post. “ E’ stato davvero interessante ascoltare Piero Ceccarini che rifà in diretta la moviola di Mark Juliano-Ronaldo venti anni dopo. L’impressione è di un uomo in buona fede ma totalmente incapace di ammettere l’errore. Una specie di Fonzie col fischietto.”

Il commento forse più duro è quello di uno che i campi di calcio li ha calcati ad alto livello. Enzo Gambaro ex tra l’altro di Parma e Milan, due titoli di campione d’Italia con i rossoneri  tra il 1991 e il 1993 ha parlato su Telenova.  “Ha detto che anche con il VAR quello di Mark Juliano su Ronaldo non è rigore? Io avrei chiamato il 118! Quel Juventus Inter è stata una delle partite più scandalose della storia del calcio dal punto di vista arbitrale. L’episodio del rigore, assolutamente netto perché Ronaldo sposta il pallone e Iuliano se ne disinteressa andandogli addosso, è il meno, I bianconeri avrebbero dovuto terminare in otto quella partita. Fu allucinante.”

E infine Fabrizio Biasin, elegantemente feroce, ha  twittato: “Esistono persone il cui ricordo è inevitabilmente legato ad un evento. Vengono contattate due volte l’anno. Tra questi, quello con il maggior rispetto di sé stesso è Comandini. Segnò due gol in un noto Inter Milan e oggi, prima del derby, semplicemente preferisce non rispondere.” Colpito e affondato, senza neanche citarlo.

Fonti:Twitter, Telenova