Intervenuto ai microfoni dei giornalisti in conferenza stampa, Luciano Spalletti ha parlato in vista della sfida contro la Juventus. La conferenza verrà aggiornata ad ogni domanda posta dai media presenti. Pertanto, se ci stai seguendo da un computer, per aggiornare la pagina premi il tasto F5 della tua tastiera. Se invece ci stai seguendo da smartphone o tablet, ricarica la pagina manualmente.
Quanto si gioca tra domani e martedì la squadra nel suo processo di crescita?
“E’ tutta la stagione completa dove l’Inter si gioca molto. Se tu fai il primo passo intenso e preciso, poi viene meglio quello successivo. E’ l’addizione di questi passi che darà all’Inter la collocazione in campionato. Noi si va dritti per la nostra strada”.
Capello ha detto che il campionato è finito quando Ronaldo è arrivato a Torino…
“Per quanto mi riguarda, non è finita quando perdi una partita, non è finita quando perdi un’occasione. E’ finita quando rinunci al tuo obiettivo. E’ chiaro che c’è una distanza importante in classe, e doverli acchiappare non è una bella notizia”.
In questo stesso periodo, l’anno scorso l’Inter arrivava davanti alla Juventus. Quest’anno si ritrova ad 11 punti di distanza…
“La Juventus è una squadra che tutti gli anni va a tentare di metterci dei giocatori che possano fare la differenza ancor di più dell’anno precedente. L’anno scorso noi avevamo uno dei terzini più forti e lo hanno preso. In passato hanno preso Higuain dal Napoli, quest’anno hanno preso Cristiano Ronaldo. Noi abbiamo fatto il nostro percorso. Ai ragazzi settimana scorsa dicevo che loro sono dentro un comportamento corretto e dentro un modo professionistico di fare giusto per andare a portare a casa i nostri obiettivi”.
Come stanno gli Nainggolan e Dalbert? Le fa effetto sentire che tutta l’Italia domani tiferà per l’Inter?
“Nainggolan e Dalbert rimangono fuori perchè non ce la fanno per questa partita. Hanno ancora bisogno di altro tempo. L’altra cosa non mi fa effetto, non mi dà nessun vantaggio il fatto di avere chi proverà a spingerti più in la”.
Il prossimo Juve-Inter sarà il primo di Cristiano Ronaldo contro l’Inter…
“La Juventus non è solo Cristiano Ronaldo, ma è anche una squadra fatta da giocatori forti in ogni reparto. Hanno anche GC3 (Chiellini). Basti vedere cosa ha fatto in quei cinque minuti contro la Spal. Dicono che lui faccia reparto, ma invece lui è IL reparto. Quello che diventa fondamentale è il collettivo, la squadra è quella che ti può salvare sempre”.
Cosa si aspetti che le trasmetta questa partita? Crede che da quando la Juve abbia cominciato a vincere, l’Inter sia l’unica squadra in grado di spodestarla?
“Questi sono i banchi di prova dove effettivamente si può andare a vedere il fatto che tu sia pronto. Come dicevo prima, loro hanno potenzialità, hanno forza, hanno questa mentalità dentro i calciatori. Pjanic ad esempio è uno di quelli che ti mette in moto il meccanismo della squadra. Di conseguenza, bisogna andare ad essere di quel livello li, senza stare li a pensare quale sarà la loro mossa. Il Napoli l’anno scorso poteva agguantarla, quest’anno invece il campionato si è livellato. Prima c’era meno distanza, ora sono uguali ma il livello delle squadre può andare a diminuire questa differenza”.
Quale può essere un punto debole della Juventus?
“Visti i punti di differenza che ci sono, qualsiasi cosa risponda potrebbe sembrare presunzione. Quello dell’essere squadra in maniera continuativa però, è la cosa che li può mettere in difficoltà”.
La partita contro la Roma dovrebbe essere la prima partita in cui non ha utilizzato né Vecino né Gagliardini. E’ stata una soluzione studiata?
“Senza di loro perdi un po’ di fisicità, ma in questo modo vai ad usare giocatori più tecnici nella circolazione della palla. Il tentativo è quello di metterci sempre qualcosa di più. Si potrebbe anche riusare questa cosa, perchè no”.