(Inter News) Napoli, 23 novembre scorso. All’Università Suor Orsola Benincasa viene organizzato un convegno su un tema di attualità sportiva “Arbitri e Var pro Juve?”. Ai microfoni de La Zanzara in onda ogni giorno su Radio 24, Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo chiedono un commento a Giampiero Mughini. Il giornalista non si fa pregare per offrire una risposta quanto mai eloquente.
“Feccia. La feccia è sempre esistita, ed esisterà sempre. Che nel 2018 dentro una Università l’argomento sia una tale cialtronata, è veramente penoso, penoso per la città di Napoli”.
Passano un paio di settimane in cui montano le polemiche sui toni della risposta di Mughini, poi in queste ore arriva la notizia quasi scontata. Radio CRC Targato Italia intervista Claudio Botti, avvocato, uno dei relatori del convegno che risponde per le rime.
“Io voglio solo dire faccio questa professione da anni e ho sempre sconsigliato querele a mezzo stampa. Questa volta insieme al professor Clemente di San Luca e Catello Maresca abbiamo presentato una querela contro Mughini,Cruciani e Parenzo per diffamazione aggravata. Confronto con Mughini? Non sono disponibile ad un confronto in radio. Se ci sarà, avverrà in tribunale.
Quali le accuse ai querelati? Noi riteniamo che ci sia una diffamazione aggravata per l’uso continuo della parola “ feccia” rivolte alle persone che hanno organizzato il convegno al suor Orsola Benincasa. C’è una responsabilità di diffamazione aggravata per Mughini appunto e per i conduttori perché c’è una norma che quando c’è un intervento in diretta il conduttore ha l’obbligo di bloccarlo o quantomeno di dissociarsi. Il signor Cruciani non ha fatto questo, anzi lo ribadisce due volte. Il nostro consulente tecnico ha riprodotto per iscritto questa conversazione e ha depositato il file audio. “
Passano poche ore e sulla stessa emittente parla Giampiero Mughini. Stavolta i toni sono del tutto diversi da quelli di qualche giorno prima.
“…Questa iniziativa a me sembra una cosa patologica. “Feccia” non è un termine felice, ma questi sono temi da taverna e non dà università. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi con l’avvocato Botti e col professore, non per ripetere il termine “feccia”, ma per dire che per me è stata un’iniziativa sbagliata. Sono temi da taverna. Io non so cosa dire.
Io auguro agli amici che hanno organizzato questa cosa di farne altre mille e mi farebbe piacere parlare con loro. È nota la mia lealtà sportiva verso il Napoli, che amo molto, e che ha fatto un torneo incredibile l’anno scorso. Ritenevo il Napoli il meritevole vincitore dello scorso campionato. Io mi scuso per la “parola feccia”. Confermo la “parola feccia”? Ma nemmeno per idea! Io non l’ho confermato trenta secondi dopo. Era una parola che non rappresenta il mio pensiero. Mi dispiace non avere il professore davanti qui per parlare di calcio. Se organizzate una chiacchierata radiofonico con il professore mi farà molto piacere. “
Fonti: Radio24, Radio Crc