Quel che è successo a Milinkovic Savic dopo il pareggio subìto in extremis dalla sua Lazio contro la Sampdoria ha dell’incredibile. Il centrocampista serbo, giudicato dai tifosi biancocelesti come la prima causa del calo della squadra, è stato vittima di uno striscione vergognoso. “Milinkovic zingaro”. Queste le parole scritte dai tifosi capitolini nei confronti del centrocampista che fino alla stagione scorsa idolatravano.
Che rispetto alla passata stagione il ragazzo sia ampiamente al di sotto delle aspettative non lo nega nessuno. Scagliarsi così pesantemente verso uno dei giocatori più talentuosi della rosa laziale però non ha molto senso. Il calcio è uno sport di squadra ed essendo tale, dare la colpa ai singoli calciatori è inutile. Il talento del n°21 biancoceleste è indiscutibile, ma come molti suoi colleghi dell’est Europa dotati di classe e talento sopraffini, attraversa periodi di oscurità totale. L’esempio lampante è quello del nerazzurro Ivan Perisic. Il croato ha una duttilità ed una qualità fuori dal comune, ma come ogni anno la sua stagione è caratterizzata da una discontinuità a volte indisponente.
Visto l’imminente insediamento di Beppe Marotta nella dirigenza nerazzurra, questo scontro tra il serbo e i propri tifosi sembra cascare a fagiolo. L’ex DG della Juventus per il n°21 della Lazio prova una grande stima, pertanto, potrebbe non lasciarsi sfuggire questa occasione. L’ostacolo più grande però resta la valutazione che il patron Lotito ha dato al ragazzo, pari ad almeno 100 milioni.