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(LIVE) La conferenza stampa di Spalletti prima della sfida col PSV

Tra pochi minuti, al Suning Training Centre di Appiano Gentile, Luciano Spalletti risponderà alle domande dei giornalisti presenti. Prima del tecnico toscano, in sala stampa ci saranno Danilo D’Ambrosio e Matteo Politano. La conferenza verrà aggiornata ad ogni domanda posta dai giornalisti. Pertanto, se ci stai seguendo da un computer, aggiorna la pagina premendo il tasto F5 della tua tastiera. Se invece ci segui da smartphone o tablet, aggiorna la pagina manualmente.

Le domande a Politano e D’Ambrosio

Quanta rabbia c’è per i risultati mancati nell’ultimo periodo?
D’Ambrosio: “Siamo arrabbiati come sempre, soprattutto in casa. Essendo l’Inter siamo obbligati a vincere tutte le partite, a maggior ragione quella di domani”.
Politano: “Domani per passare il turno ce la metteremo tutta”.

Danilo, il fatto che domani non dipenda da voi potrebbe impedirvi di dare il massimo?
“Noi dobbiamo fare bottino pieno, il risultato di Barça-Tottenham lo accetteremo”.

Avete giocato alla pari con Juve e Tottenham. Cosa vi manca per fare il saltino decisivo?
D’Ambrosio: “Sono d’accordo nell’analisi. Abbiamo affrontato gli avversari con il piglio. Se con la Juve non segni, prima o poi il gol te lo fanno”.
Politano: “Sono d’accordo con Danilo”.

Nell’ultimo mese l’Inter ha faticato. C’è qualcosa che non sta andando bene?
D’Ambrosio: “Non sono d’accordo. Domani bisogna vincere a prescindere dagli ultimi risultati. Non siamo affatto in crisi”.
Politano: “Le prestazioni ci sono state. Ci serve un pizzico di cattiveria in più. Domani ce la metteremo tutta”.

Vi fidate del Barcellona?
D’Ambrosio: “Se domani non vinciamo, è colpa nostra se non andiamo agli ottavi”.

Politano come sta?
“Io mi sento bene. E’ normale che avendo così tante partite un po’ di stanchezza arrivi. Abbiamo tanti giocatori forti in panchina”.

Danilo, fino all’Atalanta l’Inter era la miglior difesa. Da li in poi, avete incassato sempre gol…
“E’ normale che quando si fa o non si fa gol il problema è sempre di squadra. I 4 gol con l’Atalanta pesano sul totale dei gol subiti. Noi cerchiamo di mettere sempre in pratica le idee dell’allenatore”.

Nel processo di crescita della squadra, sarebbe andare avanti in stile Roma l’anno scorso o sarebbe meglio uscire adesso?
D’Ambrosio: “Noi non dobbiamo accontentarci di nulla”.
Politano: “E’ normale che vogliamo fare sempre il massimo. Passare il girone sarebbe bellissimo”.

Prima avete detto che vi è mancata un po’ di fortuna nelle ultime partite…
D’Ambrosio: “Quando si perde non è mai contento nessuno. Essendo l’Inter se perdi non puoi di certo essere felice. Bisogna essere più concreti e ottimizzare le occasioni”.

Danilo, c’è sempre un duello con Vrsaljko. Come ti senti tu? Matteo, tu invece ad oggi senti ancora la pressione di portare questa maglia?
D’Ambrosio: “Con Sime c’è un bel rapporto anche fuori dal campo. La rivalità che abbiamo è sanissima. Mi dispiace però che negli ultimi mesi abbia avuti così tanti problemi”.
Politano: “Indossare questa maglia è un onore. C’è ancora tanto da migliorare però…”.

La prestazione contro la Juve è un’iniezione di fiducia?
D’Ambrosio: “Quella di domani è sicuramente un partita a sè. Anche se avessimo vinto non avremmo affrontato il PSV sottotono”.
Politano: “Dobbiamo vedere dove abbiamo sbagliato nel secondo tempo contro la Juve e ripartire da lì”.

Le domande a Spalletti

E’ possibile ritrovare le certezze perse nell’ultimo mese?
“Per quanto mi riguarda, l’Inter delle certezze le ha mantenute. Spesso non riusciamo a mettere quello che abbiamo per tutto l’arco della partita, e su questo gli altri ne traggono vantaggi. Io non riscontro tutti questi problemi che si vogliono dire adesso. E’ chiaro che quando non si vince diventa tutto più difficile, ma la squadra sta bene”.

Come mai la squadra che gioca bene non riesce a centrare partite come a Londra e Torino?
“Una squadra è arrivata ai quarti di finale di Champions, l’altra vince da 10 anni. A volte ci sono dei cali, però non sono questi quelli che disturbano. La differenza con la Juventus la trovo di più nelle mancate vittorie contro Parma, Atalanta, ecc. Noi dobbiamo andare a mantenere quel livello di squadra forte per 38 partite. Io la riscontro lì la differenza, non in una partita unica, dove potevamo anche vincere”.

Cosa è successo con Icardi?
“C’era a Madrid la delegazione della Juventus e dei dirigenti dell’Inter. Non vedo il problema. E’ una cosa che si gestisce nel pensiero e il regolamento o la possibilità di avere un’autorizzazione. E’ come andare a cena da un’altra parte. Poteva anche andare con la moglie a vedere un altro spettacolo”.

Una vittoria dell’Inter domani potrebbe non bastare. Sentire che il Barcellona potrà lasciare dei titolari in panchina le da fastidio?
“Al Barça mi viene da pensare che si stiano offendendo. Loro sono anni che danno dimostrazioni al mondo di essere persone serie. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita, no a quello che farà il Barcellona. Il PSV è in terza fascia, noi in quarta. Ognuno poi da il taglio che vuole alle aspettative che si creano. Noi abbiamo fatto i punti e le partite che dovevamo fare. Quando sento dire che abbiamo sbagliato il risultato contro il Tottenham in Inghilterra. Loro sono anni che giocano con questa squadra. Ci sono professionisti dappertutto, anche nei rompiscatole”.

Le statistiche delle ultime partite dicono che ci sia stato un calo nei tiri dello specchio. Questa cosa può essere legata alle avversarie che concedono meno oppure altro?
“Se un tiro va fuori mezzo metro mirando all’angolo ha la stessa valenza di un tiro parato dal portiere. Nelle statistiche vanno messi anche i tiri che vanno fuori dalla porta di poco”.

Lei ha appena detto che è la sua partita più importante all’Inter. Su Perisic ha puntato molto, crede che anche per lui sia una partita un po’ per sbloccarsi?
“La avvertono tutti in una maniera precisa quel che è l’importanza di questa partita. Oltre ai gol, ci sono dei recuperi. Ivan alla nostra squadra serve perchè ha questa corsa. Questi rientri fatti di corsa, di contrasto e di fisicità. Ha un’importanza rilevante. E’ uno di quelli che a zona sui calci d’angolo è bravo ad andare a prendere la palla. Non si deve pensare agli assist fatti. Noi abbiamo Keita che può fare 10 gol, Candreva che può fare 10 gol, Politano che può fare 10 gol, Lautaro che ne può fare 20, Icardi che ne può fare 30. Facciamoli giocare tutti allora”.

Più volte in questa stagione ha richiamato l’orgoglio di giocare per la maglia dell’Inter. Quanto conta in una partita così?
“Mi aspetto che ci sia la presenza emotiva da trasferire nel campo. In questa Inter, l’unico ad avere una maglia da titolare è il nostro pubblico. Loro si allenano sempre al massimo, sono sempre presenti e fanno sempre sentire il loro supporto alla squadra. Noi non dobbiamo passare dal concetto di vivere un giorno da leoni e 37 da pecore. Noi siamo l’Inter e dobbiamo puntare a viverne 38 da leoni. Con la Juve abbiamo fatto vedere che potevamo vincere anche noi, lo hanno detto tutti”.

Per la formazione di domani ci sembra di capire che a centrocampo ci sia qualche problemino fisico…
“A Vecino abbiamo fatto fare un esame e probabilmente non sarà disponibile. Nainggolan ha bisogno ha bisogno di un periodo di giorni, altrimenti rischia di tornare indietro in quel che è il suo problema. Dovremo fare degli approfondimenti”.

Nelle ultime partite all’Inter è mancata un po’ di cattiveria…
“I calciatori non sono più dei bambini. Noi si va a far vedere dei video che riguardano le due fasi della squadra, si usano delle parole per ricordare quello che è la professionalità che si deve avere. Loro stanno facendo molto bene il lavoro. E’ chiaro che domani sera quello che ci accompagnerà fa un impatto importante sulle valutazioni”.