Momento delicato per la Roma e per il suo tecnico Eusebio Di Francesco. Le ultime prestazioni negative hanno fatto aumentare il malcontento della società e della piazza. Per questo, domenica allo stadio Olimpico contro il Genoa (ore 12 30), l’ex allenatore del Sassuolo si gioca la panchina. In caso di ulteriore flop non è da escludere un possibile esonero.
In virtù di un buon mercato estivo (almeno sulla carta) e della notevole cavalcata in Champions League della passata stagione, le aspettative di questa annata erano piuttosto elevate. A -22 dalla Juventus capolista e -5 dal Milan quarto in classifica a questo punto del campionato, non si possono coltivare più troppi sogni di gloria. L’obiettivo minimo è quello di tentare la rimonta per un posto nell’Europa che conta, ma al netto delle difficoltà della squadra e della notevole concorrenza, il compito si preannuncia alquanto arduo.
I vertici della Roma hanno quindi in serbo un cambiamento drastico e come spesso capita in questi casi il primo a saltare è l’allenatore. Di Francesco di fatto ha una fiducia a tempo e per questo in quel di Trigoria, si guarda già ai suoi possibili successori.
Il sogno è quello di portare sulla sponda giallorossa del Tevere Antonio Conte, ma gli ostacoli sono molteplici. Il primo è il contratto ancora in essere col Chelsea, mentre il secondo è l’oneroso ingaggio su cui il tecnico leccese non fa assolutamente sconti. In più ci sarebbe da aggiungere le garanzie tecniche che richiederebbe l’ex commissario tecnico della Nazionale, che al momento il direttore sportivo Monchi non può soddisfare.
Più fattibile Paulo Sousa, sia in termini economici, sia in termini tecnici. Nell’ambiente romanista lo stimavano già ai tempi della Fiorentina e con un contratto di 1 anno più un biennale assicurato, a seconda dei risultati ottenuti, potrebbe tranquillamente accettare.