La Lazio non vince da oltre un mese: non accadeva dall’era Petkovic
Il periodo negativo della Lazio sembra non finire mai. La formazione di mister Simone Inzaghi non vince da oltre un mese tra campionato e coppe. Un’eternità per una squadra che punta in alto. L’ultimo successo risale al match di Europa League contro il Marsiglia dello scorso 8 novembre (2-1 con reti di Parolo, Correa). In campionato invece l’ultima gioia è rappresentata dalla partita contro la Spal del 4 novembre, finita 4-1 con doppietta di Immobile e goal di Cataldi e Parolo.
Da allora sono arrivati i ben noti quattro pareggi consecutivi in campionato contro Sassuolo, Milan, Chievo Verona e Sampdoria e le sconfitte in campo internazionale contro Apollon Limassol ed Eintracht Francoforte. Dunque sei gare senza assaporare il gusto della vittoria. Non era mai successo durante la gestione Inzaghi, ma nemmeno in quella precedente con Pioli.
L’ultima volta fu con Petkovic…
Per ritrovare una striscia così negativa bisogna quindi ritornare indietro di oltre cinque anni, quando sulla panchina della Lazio sedeva Vladimir Petkovic. Anche in quel caso l’aquila non riuscì a vincere per ben sei partite (Fenerbahce in Turchia, derby contro la Roma, Fenerbahce allo stadio Olimpico, Juventus, Udinese e Parma). Erano altri tempi e soprattutto quella rosa era decisamente inferiore da un punto di vista tecnico e quindi certi risultati non proprio positivi non facevano così scalpore.
Qualora i biancocelesti nel posticipo di campionato di lunedì non riuscissero ad ottenere i tre punti contro l’Atalanta allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo (ore 20 30), mister Inzaghi supererebbe il record negativo sopracitato.
L’annata della Lazio è ancora salvabile
Naturalmente si tratta solo di numeri, c’è tutto il tempo per rimettere in piedi una stagione fin qui comunque positiva. Gli obiettivi stagionali sono ancora a portata di mano, sia in Italia che in Europa League. Bisogna solo ritrovare quella cattiveria e quel pizzico di fortuna necessari per poter tornare a vincere con maggiore continuità.