Beppe Marotta, negli ultimi anni, è stato abituato a lavorare a stretto contatto con gente “di livello”, ovvero con professionisti che hanno militato in grandi squadre. E questa, secondo l’edizione odierna di Tuttosport, è stata una sua precisa scelta. I calciatori provenienti da quelle società lì, spesso definite “big”, hanno sicuramente una marcia in più.
E questa marcia in più, dopo averla donata alla Juventus, la vuole donare all’Inter. E’ per questo i suoi mercati saranno segnati da acquisti provenienti da big club. In bianconero, ad esempio, ha portato gente come Khedira e Mandzukic, provenienti rispettivamente dal Real Madrid e dall’Atletico. Giocatori “normali”, ma che sanno stare in contesti vincenti.
La forza della Juventus è stata costruita su queste solidissime basi e ancora oggi si stanno vedendo i frutti. Inoltre, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, orchestrato più da Agnelli e Paratici che dal nuovo ad nerazzurro, è la sublimazione di questo modus operandi. Modus operandi che ha permesso alla Juventus di avere una rosa di grande esperienza e, soprattutto, di grande personalità.
Il pareggio rimediato contro il PSV, a tutti gli interisti, Marotta compreso, ha raccontato quanto questa squadra, salvo rare eccezioni, sia povera di personalità. Serve colmare questa lacuna che, di fatto, ti impedisce di competere ad alti livelli. Perché a vincere sempre, con i giusti accorgimenti, ci può riuscire chiunque, ma vincere quando serve, no.
All’Inter serviva vincere, non lo ha fatto per enormi limiti in campo, sia tecnici che psicologici. E’ per questo che sul taccuino di Marotta il primo nome sia quello di Luka Modric. Il croato ha vinto tutto ciò che è possibile vincere, compreso il premio individuale più ambito (il Pallone d’Oro), ed è andato vicinissimo a vincere il Mondiale con la sua nazionale. Uno così, farebbe fare all’Inter un upgrade enorme. Checché ne dicano i detrattori.