CdS | Rivoluzione positiva in casa Inter, tutti i retroscena su Nainggolan
Nainggolan, i retroscena della sospensione
E’ in atto una vera e propria rivoluzione societaria in casa Inter. La sospensione di Radja Nainggolan è la prima prova di questo avvenimento. La decisione è stata presa da Marotta e condivisa poi dagli altri elementi dello staff e dirigenza nerazzurro. Una presa di posizione forte, volta a far risaltare l’autorevolezza societaria, anche all’esterno, mettendo in chiaro le regole da seguire.
A sostenerlo è il Corriere della Sera: “La goccia che ha fatto tracimare la damigiana della pazienza è stato l’ennesimo ritardo, che si somma ai comportamenti non consoni dell’ultimo periodo. Nainggolan s’è presentato ieri ad Appiano Gentile una mezz’ora dopo l’appuntamento mattutino per l’allenamento e a quel punto è scattata la punizione: escluso dal match con il Napoli e, quasi certamente, dalla trasferta di Empoli del 29 dicembre. In più per lui è in arrivo una multa da 35 mila euro, il massimo applicabile secondo le regole. Forse lo si rivedrà in campo dopo la sosta, il 13 gennaio in Coppa Italia con il Benevento o il 19 contro il Sassuolo – si legge sul quotidiano -. L’input per la punizione è arrivato dal nuovo amministratore delegato Beppe Marotta. Certi comportamenti non sono ammissibili, serve rispetto per squadra e club. La decisione è stata condivisa con il direttore sportivo Piero Ausilio e il tecnico Luciano Spalletti che ha informato la squadra. Facile intuire il fastidio del presidente Steven Zhang, rientrato da qualche giorno in Cina. Evidenti gli effetti dell’ingresso di Marotta, deciso il cambio di linea societaria, tolleranza zero. Lo stesso Spalletti, che ha voluto il belga e per lui aveva garantito, è inviperito ma anche sotto pressione. Il Ninja è stato un flop in campo e l’investimento di 39 milioni è un errore, su cui il tecnico rischia di giocarsi la riconferma, peraltro già difficile“.
Fonte: Corriere della Sera