Marotta si è insediato all’Inter da pochissimi giorni ma tanto è bastato ai tifosi e agli addetti ai lavori per apprezzare il lavoro dell’ex dirigente della Juventus. Magistrali le gestioni dei casi Wanda Nara e Radja Nainggolan: i due hanno potuto testare con mano il polso di Beppe e, sicuramente, sono usciti entrambi sconfitti.
Magistrale anche la riorganizzazione che sta mettendo in atto: anche Spalletti ha dovuto fare i conti con il nuovo ad. Infatti, Beppe ha suggerito al tecnico di Certaldo una dialettica meno aggressiva: in soldoni, deve mantenere il profilo basso. In generale, poi, l’ad nerazzurro vuole mandare un segnale a tutta la società: o si riga dritto o sono guai.
E questa nuova mentalità ha avuto la sua sublimazione nella gestione del caso Nainggolan: il belga era da un po’ di tempo che faceva quello che voleva, adesso non gli è più concesso. Nessuno può sbagliare in maniera reiterata, altrimenti verrà punito severamente.
Marotta ha avunto il suo bel daffare anche con Wanda Nara. Ecco le parole della Gazzetta dello Sport a riguardo: “In fondo, il pugno duro della linea usata con Icardi e Wanda Nara sul tema del rinnovo è della stessa pasta: tutto ciò che è sovraesposizione mediatica all’Inter non deve più interessare”. In soldoni, interessa il campo, per tutto il resto ci pensa Marotta.
Insomma, i segnali mandati dal nuovo ad sono molteplici già nei suoi primi 10 giorni in nerazzurro e tutti vanno in un’unica direzione: l’Inter viene prima di tutto e di tutti.