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Spalletti è intervenuto come di consueto ai microfoni di Sky Sport 24 per commentare la vittoria al cardiopalma della sua Inter sul Napoli per uno a zero.
“Si mi è sembrata un’Inter forte dall’inizio alla fine. Abbiamo vinto meritatamente perché ha creato tanto. Poi se non ci metteva la pezza Asamoah la potevamo anche perdere. quello è stato un episodio difficile da sbrogliare. ma è stata una bellissima partita. per certi versi meritavano tutti e due di vincerla”.
“Lautaro si sta allenando bene e fa quello che deve fare. Nelle ultime partite è entrato e forse poteva fare di più,. Oggi si è fatto trovare pronto. Giocare con il Napoli con un centrocampista di meno era difficile. Loro hanno una qualità assoluta, fanno girare la palla a duemila allora. negli spogliatoi ci sono delle regole, e io devo riportare le cose alla società. Ma non tiro il cappello per aria. Se succedono delle cose che sono evidenti devo far rispettare quelle regole. le regole sono importanti come il pallone.”
“Era stato tenuto fuori solo per questa gara come idea. Anche perché c’è la multa. perché i calciatori i soldini ce li hanno, te li danno una volta e anche quella dopo. Invece con la sospensione la sente di più. Poi ora si allena, e vedremo se sarà in condizione di giovare a Empoli”.
“No, ha tenuto dei comportamenti che non vanno bene. Lo abbiamo voluto tutti. Perchè le cose si fanno insieme, con la società. Abbiamo fatto delle valutazioni, e lui può aiutarci sul piano della qualità e della personalità. oggi per esempio abbiamo giocato bene, ma in alcuni momenti, come nei primi 10 minuti del primo tempo ci hanno palleggiato. E non c’è stata la personalità di mettere il punto su una situazione e dire “questa la gestisco e si riparte da dove la metto io la palla”. Ogni situazione è una mission da compiere, e noi questa missione non la portiamo mai a compimento.
“Joao mario sa giocare a calcio,conosce la qualità del palleggio corto, sa tenere botta e saltare l’uomo. Ma fisicamente e qualitativamente la gestisce sempre come uno che ha qualità. In certi casi ci vuole fantasia, essere estrosi. Ma a volte ci vuole operatività. Dire io sono il centrocampista, e di qui non si passa. E a volte qui si perde, ma è un buon calciatore e in una partita come questa se non siamo bravi a tenere la palla il Napoli prima o poi ti fa gol, perché hanno molta roba nei piedi e nella testa.”
“Ivan è più da fascia. Per certi versi anche Politano, ma quando entra nel campo è più dentro quelle che sono le sue caratteristiche e le sue qualità Ivan ha più queste folate, queste accelerazioni cattive, ma si sente più confortato se sta sulla linea, se la sponda ce l’ha lateralmente. Quando sta nel campo fatica a capire se l’uomo ce l’ha dietro, quando controllare, lasciar sfilare, quando puntare la difesa. Su queste cose deve imparare. M mette apposto delle cose in fase difensiva e sulle palle da fermo. Soprattutto in difesa sulle palle inattive dietro. E’ mostruoso, sul primo palo le pulisce tutte. E questo sistema molti numeri”.