LIVE, Empoli-Inter: la conferenza stampa di Luciano Spalletti

Tra pochi minuti, presso il Centro Sportivo Suning si terrà la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista di Empoli-Inter, gara valida per la 19^ giornata di Serie A TIM

Dopo il successo ottenuto contro il Napoli, l’Inter di Luciano Spalletti sarà protagonista a Empoli. Ultimo impegno del 2018 per i nerazzurri e ultima conferenza stampa dell’anno per il tecnico nerazzurro. Tra pochi minuti Spalletti parlerà ai colleghi giornalisti presenti al Centro Sportivo Suning.

Commento sui fatti accaduti l’altra sera

“Tanto per iniziare sia corretto partire dalla mia posizione di condanna, senza se e senza ma. E’ giunto il momento di dire basta. Basta cori di razzismo, discriminatori, a quello che può essere ineggiare alla tragedia dell’Heysel. Basta all’odio nel calcio, in generale. E’ questa la cosa fondamentale perchè poi era tanto che si diceva di partire, partiamo, ma non entro nel merito della sentenza, perchè si va a colpire l’80%-90% dei tifosi. Penso che l’educazione e il comportamento della squadra si sia visto nella partita. Il comportamento dell’Inter è scritto nell’atto costitutivo. C’è da fare una distinzione, dello scorrimento della partita, non è corretto accostare il risultato a questo”.

Risultato della partita e cosa pensa della proposta del sindaco Sala sulla fascia a Asamoah?

“Il risultato della partita non ha niente a che vedere con gli episodi. Attenzione a dire questo. Il fatto che si voglia far dire che se si fa così si dà una mano alla squadra a vincere bisogna fare attenzione. Se uno ha visto la partita, è stata giocata a livelli importanti, con il gradimento di 65.000 persone. Ho sentito tanti boati per meriti di Inter e Napoli e non trovo nessun segnale perchè la partita sia finita così. Sindaco Sala? Se ci sarà un discorso da fare o un comportamento da portare per ribadire da che parte stiamo va bene, ma è nel lungo termine che bisogna dimostrare come vogliamo essere. Non dobbiamo fare per forza una cosa perchè siamo sotto i riflettori. Il capitano ha fatto vedere sul finale di partita quale sia la nostra idea (Icardi, ndr). Non è l’episodio, è l’impegno costante. Secondo me l’abbiamo già fatto diverse volte, come Inter e squadra”.

Dopo gli episodi, fermarsi non sarebbe stato opportuno? 

“Questo discorso l’abbiamo già detto. E’ chiaro che può essere una soluzione momentanea. Ora bisogna fare qualcosa di diverso. Sono tanti gli episodi accaduti, non sono solo per quanto riguarda Koulibaly, che ci dispiace e l’abbiamo detto e siamo con lui. Siamo al suo fianco e al fianco di tutti quelli che vengono presi di mira. Non va bene offendere una persona, un calciatore o un allenatore per 90 minuti. Si va a cominciare un percorso, ma deve essere sempre così. Bisogna avere un comportamento corretto nello stare in campo, l’essere personaggi di sport, persone di vita quotidiana normale”.

Provvedimento preso dal Giudice Sportivo può influire sulla squadra? Nainggolan torna tra i convocati, possibile vederlo in campo dall’inizio?

“Il dispiacere è tanto nel non poter giocare davanti al nostro pubblico. Se il premio è quello di andare a fare qualcosa per vincere questa battaglia, lo facciamo volentieri. Accettiamo di giocare con lo stadio chiuso perchè ci sembra corretto il fatto di andare ad avere un comportamento differente. Vogliamo vivere le partite in un contesto differente, come fanno in altri paesi. Nainggolan torn a disposizione e valuterò bene. Devo vederli in allenamento, qualcosa cambierò, Nainggolan sta dentro le valutazione come tutti gli altri”.

Cosa si può fare per non far accadere di nuovo questi episodi (razzismo, ndr)? Secondo lei il regolamento è giusto che l’arbitro debba decidere per la sospensione?

“Premetto che non sono tanto a conoscenza del regolamento e degli sviluppi. Diventa fondamentale iniziare questo percorso. E’ il momento di dire basta. Quali siano le cose che devono attuare gli altri, io devo pensare al mio ruolo e comportarmi bene e far vedere che quello che è successo dentro lo stadio mi dispiace. Devo avere un comportamento corretto nell’andare a salutare gli avversari, quando sono in conferenza stampa. Io debbo stare attento a questo, ero già stato squalificato per un eccesso di esultanza, può essere che abbia sbagliato qualcosa. Per il resto, ci sono ruoli e competenze e ognuno deve essere competente per il ruolo che ha e far rispettare le regole”.

I ricordi di Empoli

“Negli ultimi anni hanno lanciato molti giovani, riescono a dare molta tranquillità ai giocatori. Empoli sono stati i primi chilometri nel calcio e ci torno volentieri perchè mi ricorda sempre qualcosa di nuovo. Ho tutti gli amici, la famiglia, le mie cose, sono affezionato a quel posto. E’ chiaro che andare a giocare una partita contro di loro in questo momento non sarà facile. Hanno qualità sia individuali che collettive. Iachini l’ho avuto come calciatore e so quanto può trasferire come motivazione ai suoi ragazzi. Se non saremo bravi a sfruttare tutte quelle qualità che abbiamo, a metterle in campo, diventerà una partita complicata. Con che spirito andiamo a giocare? C’è una persona che è morta e siamo vicini alla famiglia. Anche i giocatori vivono di emozioni, ci sarà da resettare bene e vincere questa partita”.

La conferenza stampa si è conclusa. Grazie per averla seguita con interdipendenza.net.