Ausilio senza segreti: svelato il retroscena sulla cessione di Coutinho
Ecco il motivo della cessione di Coutinho, Ausilio l’ha spiegato durante l’intervista rilasciata a Gianluca Di Marzio
La cessione di Philippe Coutinho è stata l’operazione che ancora oggi non è andata giù al ds nerazzurro Piero Ausilio. In una lunga intervista rilasciata a Gianluca Di Marzio, il dirigente nerazzurro ha risposto anche alla domanda: “Quale è l’operazione che ancora non ti è andata giù?”.
Ausilio ha così risposto: “Coutinho, in assoluto. Sarò sincero, in quel caso non è stato tanto un discorso economico. Infatti, appena venduto lui, acquistammo Kovacic ed Icardi. Sia io che Branca e tutta l’area tecnica dell’Inter avremmo tenuto il brasiliano per 20 anni, ma c’era un dato di fatto legato ai numeri: non giocava. E il calciatore ogni sei mesi veniva a dire che, giustamente, se ne voleva andare perché voleva giocare”.
All’Inter per due stagioni e mezzo, da luglio 2010 a gennaio 2013, Coutinho colleziona 47 presenze con 5 reti realizzate. In questo periodo, il prestito all’Espanyol, dove il fantasista brasiliano gioca sei mesi, da gennaio a giugno 2012.
Nel gennaio 2013 l’addio all’Inter. I nerazzurri cedono Coutinho al Liverpool per una cifra di 10 milioni più 3 di bonus. Il giovane brasiliano esplode con la maglia dei Reds, dove gioca per cinque stagioni, dal gennaio 2013 al gennaio di quest’anno.
Il passaggio al Barcellona è uno dei trasferimenti più costosi della storia del calcio. Il club spagnolo acquista dal Liverpool il trequartista brasiliano per un totale di 160 milioni di euro (120+40 di bonus). Grandi doti tecniche, ottima visione di gioco: queste le principali caratteristiche di Coutinho. Arrivato all’Inter in giovane età, Coutinho ha trovato poco spazio nelle varie gestioni. Come detto da Ausilio, ceduto non per una questione economica, ma per il fatto che giocava poco.