(Inter news Spalletti) Stefano De Grandis, su Skysport ha analizzato il 2018 nerazzurro: “Il bilancio dell’Inter è positivo. Bisogna essere continui nel prossimo anno, a volte l’Inter non è continua, è una crisi di crescita, è naturale, diventi grande ma non lo sei abbastanza. Nainggolan fino a due anni fa ha fatto la differenza e il girone di ritorno di questo giocatore sarà degno anche per orgoglio, è un giocatore che anche quando viene bersagliato tira fuori le forze che servono. Icardi mi ha stupito perché è un bomber, ma sta diventando capace di giocare per la squadra”.
In mezzo ad alti e bassi, Spalletti può invece reclamare due vittorie ascrivibili solo al suo lavoro ed alla sua tenacia. All’inizio del 2018 l’Inter aveva in rosa un centrocampista che sembrava destinato ad un’altra annata incolore e, da li a pochi mesi, ad essere ceduto al miglior offerente. Al contempo aveva sbolognato un altro interprete della mediana in Premier, al West Ham, con la segreta speranza in cuore che il prestito potesse trasformarsi in una cessione definitiva. Stiamo parlano ovviamente di Brozovic e Joao Mario.
Era oggettivamente difficile prevedere che, a 12 mesi di distanza, il primo potesse diventare il fulcro della manovra nerazzurra appena la palla lascia i piedi dei difensori. Ed era ancor più difficile pronosticare che il portoghese, specialmente dopo le parole espresse appena rientrato dal mondiale (“mai più all’Inter”) potesse tornare a riscuotere gli applausi di San Siro come successo contro il Napoli.
Qui non ci sono magie di mercato, milioni di euro spesi, alchimie per prestiti e contro prestiti, qui c’è solo l’abilità di un tecnico che ha iniziato e completato un difficilissimo percorso di recupero psicologico dei due giocatori, lavorando sulle asticelle della loro autostima, preparandoli al nuovo ruolo all’interno del gruppo.
Due operazioni che hanno permesso il recupero di pedine importantissime in un reparto già numericamente sofferente e che hanno consentito una congrua rivalutazione dei cartellini dei due giocatori. E scusate se è poco.
Al di là dei risultati, dei punti, della Champions conquistata, il giudizio su Spalletti e sul suo lavoro nell’anno che va a terminare non può prescindere da questa riflessione.
Fonte Sky Sport