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Inter, lo Spalletti 2.0 è meglio del primo: i numeri parlano chiaro (GdS)

Inter, Spalletti 2.0 va

La stagione è iniziata in modo maledetto, complice l’infortunio del pezzo pregiato del mercato Radja Nainggolan e le mancate vittorie contro Sassuolo e Torino, poi qualcosa è cambiato. La vittoria all’ultimo secondo contro il Tottenham, le sette vittorie consecutive in campionato, il pareggio contro il Barcellona: tutti chiari sintomi che questa Inter sia meglio di quella della passata stagione.

E con lei, anche il suo tecnico Luciano Spalletti. Nella passata stagione, infatti, i nerazzurri chiusero il girone d’andata con 41 punti, quest’anno invece i punti conquistati sono 39, -2 quindi. In questa stagione però, com’è noto, Icardi & Co. hanno disputato la Champions League, una competizione che dal punto di vista fisico toglie molto. Quindi, il ritardo di soli due punti è assolutamente giustificato.

Se poi si guarda l’intera passata stagione, il paragone è ancor più felice per lo Spalletti 2.0, la media punti, infatti, parla chiaro: nella scorsa stagione, i ragazzi del tecnico di Certaldo hanno conquistato 1,89 punti a partita, una media che gli ha concesso di raggiungere la qualificazione in Champions nell’ultima giornata. Quest’anno, invece, i punti conquistati in media a partita sono 2,05 che, se confermati, farebbero chiudere l’Inter a 78 punti, tre in più della passata stagione.

Serve un trofeo

Steven Zhang l’ha detto: «Nel 2019 dobbiamo vincere un trofeo», quindi Spalletti deve fare il massimo per accontentare il suo presidente. Posto che la vittoria del campionato è quasi impossibile, restano altre due competizioni: l’Europa League e la Coppa Italia. Un buon percorso in queste competizioni potrebbe salvare Spalletti che, secondo la rosea, rischia di saltare a fine stagione se, appunto, non aggiungerà alla bacheca nerazzurra alcun trofeo.

I principali indiziati per la sua sostituzione sono Antonio Conte e Diego Pablo Simeone. Il primo, nonostante qualche screzio passato, è il preferito da Marotta, il secondo, quasi ogni giorno, rivela il suo desiderio di allenare l’Inter. Che la prossima estate possa essere quella buona? Chi vivrà, vedrà.