(Mercato Inter Gabigol Lautaro) Al termine delle vacanze, Luciano Spalletti si troverà una persona (forse due) ad attenderlo davanti al suo ufficio alla Pinetina. Gabriel Barbosa, e probabilmente suo padre, si metteranno diligentemente in attesa per essere i primi a poter conferire con il mister nerazzurro alla ripresa dei lavori.
Voglio una chance all’Inter, prima di decidere voglio parlare con l’allenatore, avrebbe detto in buona sostanza Gabigol interrogato pochi giorni fa sul suo futuro.
E questo dopo che Piero Ausilio aveva riferito, nei giorni precedenti, di aver già informato gli agenti del brasiliano che per i prossimi sei mesi non c’è spazio per lui. La prima riflessione che nasce spontanea è questa: se il DS ha già informato il suo entorurage dovrebbe essere più che sufficiente. La posizione del ragazzo di voler parlare con Spalletti per chiedere spazio all’Inter fin da subito è una piccola ribellione, comprensibile ma fastidiosa.
Cha farà Spalletti? A rigor di logica dovrebbe dirgli “amico mio ha già parlato Ausilio, non ho niente da aggiungere, parla con la società per la tua sistemazione nei prossimi sei mesi. E ora posso offrirvi un caffè?…”. Anche perché si presume che il DS nerazzurro abbia concordato con il mister quella posizione.
Dopo l’arrivo a Milano come emulo del Fenomeno Ronaldo, dopo aver trovato poco spazio per cause non solo tecniche, dopo una disastrosa esperienza in Portogallo, Gabigol è reduce da una buona stagione nel suo paese dove si è laureato capocannoniere del brasilerao con 18 gol in 35 presenze. Spalletti sa, conosce tutto l’antefatto. Sa che Gabigol è un investimento importante della società che non può essere gettato alle ortiche. Ma sa anche che una eventuale permanenza del brasiliano potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco sul processo di crescita e di inserimento di un altro gioiello nerazzurro.
Lautaro Martinez ha già fatto vedere di che pasta è fatto, a differenza di Gabigol nessuna dichiarazione trionfalistica ma solo sudore e disponibilità ad ascoltare mister e compagni, gol importanti e assistenze per i compagni di ottima fattura, questa la fotografia dei primi mesi a Milano del Toro. E quando si è trattato di zittire un papà un po’ troppo loquace non ha perso tempo, a chiesto scusa a tutti per lui e ha chiuso ogni polemica.
Un prestito di Barbosa in serie A o all’estero sarà la strada da battere, in attesa di capire la sua reale dimensione tecnica ed il grado di ambientamento al calcio europeo raggiunto. Nel frattempo, ferma restando l’intoccabilità di Maurito Icardi, spazio al Toro, fra campionato, coppa Italia e Europa League le occasioni non mancheranno. E poi a giugno si tireranno le somme.