Godin nerazzurro: una beffa per Milan, Juve, giornalisti e tafazzisti

Mercato Inter: Godin, peccato vada all’Inter…

(Mercato Inter Godin) Diego Godin è uno di quei giocatori che racchiude in sé talento e leadership. In più è uruguaiano, in più è capitano della sua nazionale , in più è uno dei primi tre difensori al mondo, come riconosciuto da tutti. E’ uno che ha vinto tutto in Spagna, ha disputato finali di Champions, è il leader riconosciuto dell’Atletico Madrid. Il suo palmares ha più titoli di tutti i giocatori dell’Inter messi assieme, dunque una esperienza formidabile. A quanto è dato sapere manca solo la firma per l‘arrivo all’Inter nella prossima estate.

Le reazioni di media e social di questi giorni parlano chiaro. L’acquisto di uno come lui da parte del Milan o della Juventus avrebbe sollevato peana di ammirazione da parte degli addetti ai lavori e fremiti di entusiasmo tra i tifosi. Ma siccome potrebbe venire a rafforzare una delle difese più forti d’Italia e d’Europa, siccome potrebbe portare una dose ulteriore di garra charrua laddove non dovrebbe essere, siccome è uno che tutti volevano ma andrà all’Inter, quasi per una miracolosa disgrazia diventa un esodato del cholismo, uno scappato di casa in attesa di quota 100 per andare in pensione.

E i tifosi? E il FFP?

Mentre nel frattempo sono celebrati come autentici fuoriclasse difensori che hanno vinto meno di lui e con un paio d’anni sulla carta d’identità più di lui. Chi lo spiega  a Mourinho che a distanza di otto anni in Italia non è cambiato niente?

Anche per questo sbagliano quei tifosi interisti che reagiscono al possibile acquisto iniziando a fare ipotesi drammatiche, della serie “se arriva lui cedono Skriniar o De Vrij?” Chi lo ha detto? Dove sta scritto? “Eh… ma c’è il FFP“. No, a giugno l’Inter sarà fuori da Settlement Agreement che ha ingessato mercato e agibilità negli ultimi 4 anni.

Da giugno l’Inter avrà le stesse regole del FFP di tutti gli altri club. Fare plusvalenze non sarà più un obbligo imposto dall’UEFA ma una scelta eventuale della società, in funzione di quello che sarà il suo bilancio e del rispetto delle regole del FFP che valgono per tutti. Molti giornalisti non hanno ancora compreso la differenza ( o forse fingono di non capirla). E troppi tifosi gli credono.
Dunque ben venga gente come Godin. L’Inter ha bisogno di leader, non di mezze figure. E neanche di Tafazzi per favore.