Inter Benevento è una di quelle gare che, se prese sotto gamba, ti creano problemi. I ragazzi sapientemente messi in campo da Spalletti, nella strana e silenziosa atmosfera del Meazza, hanno archiviato la pratica dopo soli sette minuti, il tempo necessario per andare sul 2-0 e salutare “la strega” campana.
Autori dei gol Icardi e Candreva, abile a fiondarsi su un pallone scaraventato dallo stesso capitano sul palo e a metterlo in rete con un colpo da biliardo. E il migliore del match, non a caso, è stato proprio l’esterno ex Lazio. O almeno questa è l’idea della Gazzetta dello Sport in edicola oggi, che ha scelto proprio il numero 87 come mvp del match.
Ecco la pagella redatta dalla rosea: “Partenza a testa bassa, secondo abitudine, però con una sostanza che indirizza la partita. Prende il rigore e infila il raddoppio. Poi qualche pausa fino al 6-2 finale. Voto 7,5”. Insomma, una prestazione estremamente solida e da calciatore rinato. Nella passata stagione, nella quale era una delle colonne dell’Inter di Spalletti, non riuscì a segnare nemmeno un gol. In questa stagione è a quota 3, nonostante non stia praticamente giocando.
Evidentemente Inter Benevento doveva essere la partita di Candreva. Il romano, preso dalla foga del gol, ogni tanto si è dimenticato di tornare e di dare una mano a Sime Vrsaljko, uno dei nerazzurri apparsi più in difficoltà ieri. E quindi l’unico neo della sua partita è stato proprio questo: troppo voglioso di attaccare e poco voglioso di dare una mano in difesa.
Questo è stato un po’ il neo di tutta l’Inter, a dire il vero. Già perché il Benevento ha tirato verso la porta 20 volte, solo il Barcellona ha tirato più volte contro i nerazzurri in questa stagione. E questi tiri sono valsi due gol ai campani, gol evitabilisssimi, tra l’altro.