(LIVE) La conferenza stampa di Spalletti prima di Inter-Sassuolo

Direttamente dal Suning Training Centre di Appiano Gentile, Luciano Spalletti risponde alle domande dei giornalisti. La redazione di interdipendenza.net riporta in diretta testuale le parole del tecnico interista. Se ci stai seguendo da un computer, di tanto in tanto aggiorna la pagina premendo il tasto F5 della tua tastiera. Se invece ci segui da smartphone o tablet, ricarica la pagina manualmente.

Le parole di Spalletti

Cosa ne pensa dell’iniziativa BUU?
“Brothers Universally United è un modo attraverso il quale la società ha trasformato un brutto episodio di razzismo per prendere le distanze da chi usa questi comportamenti. Io sono d’accordo con questa iniziativa, faccio i complimenti a chi ha avuto l’idea di trasformare questo BUU rispetto al significato che gli si dava di solito”.

La confusione sui rinnovi degli ultimi giorni le danno un po’ fastidio?
“Qui dentro non c’è nessuna confusione, è tutto molto ordinato. I giocatori arrivano con le intenzioni giuste per fare la loro professione. Quello che è il momento del mercato sappiamo che funziona in questa maniera. Nomi che escono fuori, anche se all’Inter ne esce qualcuno di più. Certe cose le apprendo da voi, e a volte si avverano anche. Per quel che riguarda i social è un discorso diverso. Chiunque fa parte dell’Inter deve avere sempre l’attenzione che è un messaggio che va direttamente a tutti. A Ranocchia gli si fanno i complimenti, è l’idea di quello che è essere un professionista che vuole bene all’Inter prima che a se stesso. Si fa di tutto per i risultati dell’Inter togliendosi magari qualcosa a livello individuale”.

Su Nainggolan…

Come sta Nainggolan? Quanta voglia ha di riprendersi l’Inter?
“Sta recuperando, ha avuto un po’ di problemi a livello fisico. Lui è uno che del supporto fisico ne ha bisogno. Anche mentalmente, se non hai il supporto fisico è difficile fare la differenza. Lui sta tornando ad essere quello che tutti conosciamo, è disturbato da questo periodo fatto sotto livello. Il ragazzo ci tiene ad essere uno che fa bene la sua professione. Ogni tanto lui la mischia con qualche altra cosa, ma fondamentalmente è la cosa a cui tiene di più”.

Questo percorso di Nainggolan per tornare al top a che punto è? Firmerebbe per fare altri 39 punti come nel girone di andata?
“Nainggolan è da valutare. Sta lavorando in maniera costante. Si è soddisfatti quando la squadra non torna indietro rispetto a quello che sono i progressi fatti. Non so se riusciremo a fare altrettanti punti, ma non vogliamo che questo sia un limite. Siamo l’Inter e abbiamo ambizioni forti. Ti fa sentire un po’ tutti in discussione, ma allo stesso tempo non possiamo porci dei limiti”.

All’interno dello spogliatoio, in delle sfide come la “Bestia nera Sassuolo” si comporta come uno psicologo? 
“Dentro gli spogliatoi i calciatori la vivono come la vive chiunque. Il fatto di non essere riusciti a vincere le ultime partite diventa uno stimolo in più. Noi siamo nelle condizioni di fare delle buone partite e di fare delle vittorie contro qualsiasi squadra. Questa non è considerata di livello inferiore ad altre, ma diventa uno stimolo per portare a casa i tre punti. I giocatori le hanno addosso le situazioni precedenti, se le ricordano. Per cui vogliono andare a metterci qualcosa di diverso”.

Comincia il girone di ritorno. Che traguardi a livello di risultati si è posto?
“Quelli che sono i vostri carichi di crearci delle tensioni sui risultati da andare a prendere sono sempre gli stessi. Noi vogliamo andare a fare risultati importanti e tentare di vincere un titolo, una società come l’Inter non vince da troppo tempo. Per cui bisogna andare a fare queste rincorse per questi obiettivi. E’ chiaro che non sarà facile perchè ci sono 6-7 società che hanno le stesse ambizioni e che cercano quello che cerchiamo noi. La classifica? Il Napoli negli ultimi anni è sempre stata più brava di noi. Il fatto che poi, riportando in superficie l’ultima partita, l’Inter sia riuscita a vincere meritatamente la partita, è un sintomo di crescita”.

Sull’iniziativa BUU e il girone di ritorno

De Vrij ha raccontato di essere arrivato all’Inter anche grazie a lei. Inoltre, si aspetta che altre società si accodino all’iniziativa BUU?
“Tutti vogliono eliminare il razzismo dal calcio, tutti vogliono eliminare comportamenti violenti di ogni tipo. La violenza non fa parte del calcio. De Vrij? Ha fatto quello che doveva fare. E’ un grande professionista e ha giocato il calcio che ci aspettavamo che giocasse. E’ venuto e per certi versi ci ha migliorato. Ha delle qualità importanti, come quella di costruire l’azione dal basso e di riuscire ad allargare gli spazi nella quale si vuole andare a giocare. E’ un giocatore quasi completo, un po’ tutti abbiamo cose in cui dobbiamo migliorarci”.

Lei ha parlato della concentrazione che deve rimanere medesima in tutte le partite…
“Se si va a vedere nelle altre nazioni quanti grandi club hanno avuto difficoltà a giocare con squadre di livello inferiore se ne trovano tantissimi. Noi i calciatori dobbiamo aiutarli a migliorare, ma anche loro devono migliorare a diventare ancora più forti”.

Con Parma, Sassuolo e Torino avete perso 8 punti. Nel girone di ritorno potete rimettere in pari situazioni simili? Un messaggio di vicinanza alle persone “punite” ingiustamente per i fatti di Inter-Napoli?
“Noi siamo stati scelti e abbiamo la fortuna di indossare questa maglia qui. Nel primo periodo non siamo stati bravissimi ma non ci è andata bene anche su qualche episodio. Ora che Sassuolo, Parma e Torino siano considerate squadre facilmente battibili è sempre un tentativo di voler mettere un po’ di pressione perchè sono squadre forti.

Noi dobbiamo giocare le partite al massimo, queste squadre qui anche giocando al massimo ti possono creare dei problemi. Il messaggio? Viene da sé, basti vedere la quantità di lamentele, dai bambini che aspetta per tanto tempo un biglietto che per decisione di altri non li farà stare vicino ai propri campioni. Metteremo a posto questa cosa, il razzismo è uno sbarramento che noi dobbiamo andare a spostare dalla nostra strada”.