Sembrava un’operazione chiusa per Paratici, ds della Juventus che ha preso il posto di Beppe Marotta, oggi all’Inter. E invece proprio il suo ex collega e amico, nelle ultime ore, ha tentato un clamoroso sgarbo alla società che l’ha reso grande. L’obiettivo in comune è Matteo Darmian, dato ieri a un passo dalla Juventus.
E così è infatti, solo che tra Manchester United e Juventus mancava qualcosa: gli inglesi vogliono che il prestito con il quale i bianconeri ingaggeranno il calciatore comporti un obbligo di riscatto, mentre Paratici preme per un prestito con diritto. In questa empasse si è inserito Beppe Marotta che, secondo quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha fatto un’offerta migliore.
Allo United ha offerto 3 milioni per il prestito più 8 per l’obbligo di riscatto, mentre al calciatore ne ha offerti 3,5 ovvero mezzo milione in più di quanto ha offerto la Juventus. Difficile però che la società nerazzurra riesca alla fine a prevalere su quella bianconera, se non altro perché la vecchia signora è arrivata prima ed è sul calciatore da tempo.
Questo affondo per Darmian da parte di Marotta e Ausilio va visto nell’ottica del mancato riscatto di Sime Vrsaljko. Il terzino croato non ha ancora convinto pienamente né i due dirigenti nerazzurri né mister Spalletti e quindi potrebbe ritornare a Madrid, sponda Atletico, al termine della stagione.
I 17,5 milioni del riscatto sono troppi per quello che il calciatore ha fatto vedere fino ad oggi. Se però dovesse fare una seconda parte di stagione migliore ecco che per lui le porte dell’Inter si riaprirebbero. Adesso però, per dirla alla Spalletti, “bandone chiuso”.