Chissà se ci fosse stato in campo lui come sarebbe andata la partita di ieri. Purtroppo però in campo ieri non c’era e potrebbe non tornarci mai più. Sì perché Ivan Perisic, come ha confermato lo stesso Beppe Marotta ieri ai microfoni di Sky Sport, ha chiesto di andarsene. E forse è anche giusto così, perché se dovesse restare con la testa che ha dimostrato di avere in questa stagione, è meglio che vada via.
Marotta però ha aggiunto un’altra cosa: “La società vuole accontentarlo ma deve salvaguardare il valore patrimoniale del calciatore”. In soldoni: serve un’offerta a titolo definitivo da 40 milioni o una in prestito con obbligo di riscatto fissato alla stessa cifra. Al momento, l’unica squadra che si è interessata al croato, è stata l’Arsenal che ha offerto alla società nerazzurra un prestito con diritto di riscatto fissato a 40 milioni di euro. No secco da parte di Marotta.
In questo momento della stagione serve il cash per sostituire il titolare che va via. Se poi si parla di un titolare come Ivan, che ha fatto il bello e il cattivo tempo sulla fascia sinistra nelle scorse stagioni, il cash serve e dev’essere anche parecchio, altrimenti resta dov’è.
Nelle scorse ore è venuta fuori l’idea di uno scambio di prestiti tra Perisic e Ozil. Far quadrare i conti, come giustamente fa notare l’edizione odierna del Corriere dello Sport, però è tutt’altro che semplice. Il tedesco guadagna più del doppio di Perisic e l’Inter non potrebbe mai sostenere un ingaggio di quell’entità.
Ecco che allora, secondo il quotidiano romano, sarebbe stata trovata la soluzione a questo inghippo: la società nerazzurra paga l’ingaggio a Perisic e l’Arsenal lo paga a Ozil. Sarebbe un’opzione da tenere in considerazione, ma è probabile che Marotta vada sulla sua strada, ovvero quella della cessione a titolo definitivo e/o in prestito con obbligo di riscatto.