L’Inter sta lavorando con estrema efficacia in questi ultimi giorni di mercato, se non altro perché diversi terremoti hanno scosso l’apparente tranquillità della società nerazzurra. Il principale responsabile della scossa più forte è Ivan Perisic, che ha chiesto alla società di poter realizzare il suo sogno: giocare in Premier League.
Interessata ad accaparrarsi i servigi del calciatore croato c’è l’Arsenal, società londinese alla disperata ricerca di esterni offensivi. I gunners hanno offerto alla società nerazzurra due opzioni: o prestito oneroso con diritto di riscatto o scambio di prestiti con Mesut Ozil, trequartista tedesco di origini turche oggi ai margini del progetto di Unai Emery.
E secondo quanto riporta oggi il Corriere dello Sport, lo scambio di prestiti sarebbe un’ipotesi tutt’altro che tramontata. Certo, servirebbe uno sforzo importante da parte dell’Arsenal, perché l’ex Real Madrid guadagna 16 milioni di euro, una cifra che la società nerazzurra non può pagare in nessun caso, però la sensazione è che alla fine si andrà proprio in questa direzione. Il perché è presto detto: l’Arsenal non ha nessuna intenzione di acquistare Perisic a titolo definitivo.
Se arrivasse Ozil, l’Inter metterebbe a disposizione di Spalletti un fuoriclasse assoluto. Il tedesco infatti è stato uno dei calciatori più talentuosi della sua generazioni. Le sue magie con la maglia della nazionale tedesca sono nella memoria degli amanti del calcio, così come le magie fatte con le maglie del Real e dell’Arsenal.
Oggi è un calciatore sicuramente meno esplosivo rispetto al passato (ha 30, ne compirà 31 il 15 ottobre, ndr) ma comunque di grande talento. In questa stagione, in cui sta faticando a trovare spazio, ha messo a segno 3 gol in 13 presenze, conditi da 1 assist. In nerazzurro giocherebbe alle spalle di Icardi, pronto ad innescarlo. Spalletti così avrebbe un trequartista più simile a Rafinha, che tanto bene ha fatto in nerazzurro nella passata stagione. Inoltre, nonostante l’età, come detto, l’abbia reso meno esplosivo, può tranquillamente disimpegnarsi anche sugli esterni.