Da una parte Gagliardini, Brozovic e Joao Mario, dall’altra Luis Alberto, Leiva e Milinkovic Savic. Il confronto era impietoso già sulla carta, ma in Inter Lazio tutti i limiti del centrocampo nerazzurro sono venuti fuori. Inefficaci nel giro palla, nessuno si prendeva la briga quantomeno di provare a verticalizzare, solo Brozovic ogni tanto tentava la giocata, ma è stato più impegnato a rincorrere i colleghi biancocelesti che spuntavano da tutte le parti.
L’inadeguatezza del centrocampo nerazzurro è nota da tempo, ma non si è mai cercato davvero di trovare una soluzione. L’arrivo di Nainggolan poteva portare forze fresche dal punto di vista fisico, ma si sapeva sin dal principio che sotto l’aspetto della manovra non avrebbe aggiunto niente. E infatti il belga oggi è uno dei problemi più gravi dell’Inter.
Un altro problema è Roberto Gagliardini, preferito ieri a Matias Vecino dall’inizio. L’ex Atalanta è sembrato un pesce fuor d’acqua, come se la competizione a questi livelli non facesse per lui. La sua è stata una prestazione davvero imbarazzante, anche se va detto che i suoi colleghi di reparto non hanno fatto niente per dargli una mano. E il cambio al 45′ suona come una bocciatura ormai definitiva.
In Inter Lazio si è vista tutta l’inadeguatezza di Roberto Gagliardini. Ecco la sua pagella stilata dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Sempre fuori posizione, spesso fuori giri: il giallo arriva per questo. E la sostituzione è praticamente obbligata. Voto 4,5”. Come detto, i suoi colleghi non hanno fatto niente per aiutarlo.
Aveva il compito di aiutare Brozovic in fase di interdizione: compito fallito, il croato ha fatto tutto da solo. Aveva il compito di sfruttare gli spazi creati dagli allargamenti degli attaccanti esterni: compito fallito, non è mai arrivato alla conclusione. Queste e tante altre le colpe di un bravo ragazzo che, probabilmente, nell’Inter non ci può stare.