Inter Lazio è stata una partita maschia, fisica, con molti contrasti, come dimostrano i diversi cartellini sventolati in aria dall’arbitro Abisso, un nome che già racconta molto, considerando la stagione nerazzurra… Bando alle ciance, iniziamo ad analizzare alla moviola tutti gli episodi del match che hanno fatto discutere i ventidue in campo ieri.
Paritamo dal primo episodio, i contatto in area tra Acerbi e Skriniar. Ecco come ha analizzato l’episodio la Gazzetta dello Sport: “Al 27’ contatto nell’area della Lazio tra Acerbi e Skriniar: si strattonano entrambi, anche se il centrale biancoceleste lo fa in modo più prolungato. Abisso non interviene, il Var (Banti) nemmeno: dubbi”. Confermata quindi la sensazione che avuta ieri guardando la tv: era rigore.
Poi, nel secondo tempo Miranda salta addosso a Correa colpendolo con una gomitata alla nuca: era giallo. Perfetto invece l’intervento dello stesso Miranda su Caicedo, che non è stato sanzionato giustamente da Abisso e che ha causato l’espulsione di Simone Inzaghi, convinto che fosse fallo e rosso.
Inter Lazio è stata una partita tutto sommato tranquilla per Abisso, ma nei supplementari la musica è cambiata. Minuto 6 del primo tempo supplementare: Icardi salta per colpire di testa, Milinkovic Savic gli appoggia le mani sulla schiena, spingendolo e facendolo sbilanciare. Abisso non fischia, dopo il check con Banti al Var decide di far proseguire. Errore clamoroso, doveva andare a rivederlo e, se l’avesse rivisto, non avrebbe potuto far altro che decretare il rigore.
Giusta invece la revoca del rosso ad Asamoah: il ghanese ha colpito con il collo del piede Milinkovic Savic e ha anche cercato di togliere la gamba. Giustissimo, infine, il rigore che ha concesso all’Inter di pareggiare all’ultimo secondo: D’Ambrosio viene colpito con una spallata da Milinkovic Savic ed era palesemente in area.