Inter Lazio è stata una partita dura, una partita maschia che, purtroppo, alla fine ha condannato i ragazzi di mister Spalletti. I rigori sono una lotteria e ultimamente la fortuna non gira troppo dalle parti di Appiano. Però piangersi addosso per una coppa assolutamente alla portata, con le contemporanee eliminazioni di Juventus e Napoli, non serve a nulla. Ora serve rimboccarsi le maniche e riaddrizzare una stagione che rischia di diventare storta.
Ieri è stata l’ennesima partita giocata male da parte dei nerazzurri, anche se è andata decisamente meglio rispetto alla sfida persa a Torino contro i granata. Svogliati, fuori condizione, con la testa da un’altra parte: così si presentavano ieri i nerazzurri e, nonostante tutto, sono riusciti a portare la partita ai rigori.
Il merito di ciò è soprattutto di uno di loro. Stiamo parlando, ovviamente, di Samir Handanovic. Il portierone sloveno ieri ha fatto almeno due miracoli: uno su Immobile e uno su Caicedo. E li ha fatti nel momento più importante del match, quando la Lazio sembrava essere vicina a passare in vantaggio. E invece il risultato è rimasto sullo 0-0, inchiodato dalle sue parate.
Samir Handanovic, secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, è stato il migliore in campo tra le fila dei nerazzurri. Ecco la sua pagella: “Il miracolo su Caicedo e la paratona su Immobile portano l’Inter ai supplementari. Para anche un rigore, ma non basta. Voto 7”. Sì, non è bastato perché i suoi compagni di movimento non hanno fatto una prestazione maiuscola come la sua.
Handa però ieri ha potuto contare su un Milan Skriniar in versione muro di Berlino prima del crollo dell’URSS. Infatti l’ex Sampdoria è stato il secondo migliore in campo tra i nerazzurri: “Da solo col piedone duro contro tutti, prova ad esaltare San Siro pure con la gestualità. Spirito giusto, anche nel primo tempo. Voto 6,5”. Se solo gli altri avessero giocato con il suo spirito, chissà come sarebbe andata…