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Sconcerti e quel particolare enigma che coinvolge Spalletti e Gasperini

Intervenuto sulle pagine del Corriere della Sera, Mario Sconcerti ha parlato dei due tecnici del presente e del passato nerazzurro. Come molti di voi sicuramente ricorderanno, l’esperienza dell’attuale allenatore dell’Atalanta all’Inter, seppur breve, non è stata affatto positiva. La pesante sconfitta di Novara per 3-1 infatti, riecheggia ancora in un modo surreale. Vedendo i risultati che ha collezionato con la Dea negli ultimi anni, vien da pensare che quello che allenò l’Inter sia stato solo un sosia del Gasp.

Inoltre, proprio l’ultimo confronto tra meneghini e bergamaschi, ha visto trionfare abbondantemente quest’ultimi per 4-1. Una sconfitta per la squadra di Spalletti molto pesante al quale si deve aggiungere anche l’annotazione in cui viene apertamente detto che in 90′ l’Inter ha avuto modo di segnare solo su calcio di rigore. Insomma, tutti i sassolini che Gasperini ha accumulato nel corso di quelle poche settimane a Milano, stanno uscendo fuori pian piano.

Le parole di Sconcerti

Sull’accostamento dei due tecnici, il famoso giornalista ha scritto: Gasperini sa indubbiamente di calcio quanto Allegri, Conte e Mourinho, anche se è rustico, vagamente intemperante, algido e scostante come quelli che hanno avuto meno di quel che meritano. Infine Spalletti: esce anche dalla Coppa Italia con la stessa noiosa saggezza di sempre. La Lazio è più fortunata e più squadra. Forse sarebbe l’ora di chiedersi perché il mercato dell’Inter parte spesso bene e si ferma due contrade dopo. Se Gasperini è bravo a Bergamo, cos’è Spalletti a Milano?”.