Il Bologna ieri è uscito da una crisi che durava da settembre. A settembre, tra le altre cose, l’Inter ha battuto i rossoblu 0-3 al Dall’Ara. Segnarono Nainggolan, Perisic e Candreva e a guardare adesso i marcatori viene un po’ da sorridere. E viene da sorridere perché le cose, nell’arco di un girone, sono cambiate drammaticamente.
Secondo Sinisa Mihajlovic, storico secondo di Mancini in nerazzurro e oggi tecnico dei felsinei, ieri i ragazzi di mister Spalletti non meritavano la sconfitta: «Conosco bene l’atmosfera che si crea a San Siro quando le cose non vanno bene: forse l’Inter non meritava di perdere ma quando dicevo che dipendeva da noieracosì. Voglio che si vada in campo per vincere e non per non perdere, senza voler fare critiche…». Il riferimento, chiaramente, è a Pippo Inzaghi, che l’ha preceduto.
Poi la strigliata a Poli, che ha rischiato di far andare l’Inter in vantaggio al primo minuto: «Gli ho detto di dare la palla a quelli con la sua stessa maglia». Sinisa è così: diretto quando c’è da dire le cose in faccia a qualcuno e “dolce” quando, nonostante un errore, la sua squadra arriva a vincere.
Mihajlovic ha trovato un Bologna pimpante, sicuramente merito della buona condizione in cui li ha lasciati l’esonerato Inzaghi. A tal proposito, l’ex giocatore nerazzurro si è così espresso: «La condizione atletica è buona e per questo va ringraziato Inzaghi. Ma per l’intensità costante che voglio per tutta la partita, beh, ci vorranno ancora due settimane di lavoro. Non mi interessava il risultato ma la prestazione, e che i ragazzi mettessero in pratica quello che abbiamo provato».
Buona la prima, dunque, per Mihajlovic, che è riuscito nell’impresa di riportare alla vittoria una squadra che non conquistava i tre punti da dicembre.