Nervi sempre più tesi in casa Inter. Icardi non segna, la squadra non vince e tutti danno la colpa a Luciano Spalletti. Dentro il club meneghino potrebbe essere in corso un vero e proprio “tutti contro tutti”. L’attenzione dell’edizione di questa mattina del Corriere della Sera però, si è spostata principalmente sul raffreddamento del rapporto tra Mauro Icardi e il tecnico di Certaldo.
Da ormai da qualche mese, il bomber argentino non riesce più a trovare gol su azione. L’ultima rete a palla in movimento del capitano interista è stata quella segnata alla Roma lo scorso 2 dicembre. Ultimamente infatti, Maurito ha ritrovato il gol solo su calcio di rigore contro l’Udinese in campionato e contro Benevento e Lazio in Coppa Italia. Un dato senza dubbio impietoso che testimonia l’incapacità della squadra nel servirlo come ai vecchi tempi.
Che l’Inter non riesca più a concretizzare le azioni offensive lo si nota ormai da svariate settimane. Questa carenza di gol, potrebbe essere stata causata anche dall’arretramento imposto a Mauro Icardi per dialogare col resto della squadra. Facendo ciò però, l’area è rimasta inevitabilmente orfana della presenza di Maurito che quando toccava un pallone davanti al portiere nel 90% dei casi lo buttava dentro.
Siamo sicuri che questa visione dell’attaccante “moderno” sia adatta alle caratteristiche di Icardi? Beh, rispondere non spetta certo a noi. Quel che è oggettivo, è che quando l’ex Sampdoria veniva servito con più continuità dentro l’area di rigore, la squadra riusciva a portare i tre punti a casa con molta più facilità.