Domenica la Curva Nord nerazzurra è tornata ad essere gremita da migliaia di tifosi, gli stessi tifosi “cacciati” da San Siro dopo i buu razzisti a Koulibaly, in occasione di Inter-Napoli. Bene, in occasione della sfida contro il Bologna, vinta dai felsinei, dalla curva nerazzurra si sono chiaramente sentiti, anche se per pochi secondi, dei buu indirizzati a Mbaye.
Mbaye non è un ragazzo di colore qualsiasi. Fino al 2015, con qualche anno d’assenza per via dei prestiti, ha militato in nerazzurro e, se non fosse necessario, si è formato nel settore nerazzurro della società. Praticamente hanno fischiato uno di loro. Chissà quante volte Mbaye ha sognato di giocare in quello stadio e magari di battere la sua ex squadra, colpevole di non aver puntato troppo su di lui.
Quel giorno è arrivato domenica, ma la festa è stata rovinata dai soliti imbecilli che, frustrati dalla loro vita inutile, sentono la necessità di offendere un altro solo perché ha il colore della pelle diverso dal loro. In Italia ormai sembra di essere negli anni 30, questi continui atti non fanno altro che dimostrarlo.
Fortunatamente, come racconta la Gazzetta dello Sport in edicola oggi, i fischi sono stati immediatamente zittiti dai tifosi presenti negli altri settori dello stadio. Un segnale meraviglioso che dimostra che i tifosi nerazzurri non sono tutti così, non sono tutti razzisti anzi, la larga maggioranza non lo è affatto.
E questo gesto ha consentito all’Inter di scampare l’ennesima multa e/o squalifica del campo, come accaduto appunto in occasione di Inter-Napoli. Sanzione che la società e la parte “buona” dei tifosi non meritano: perché noi siamo l’Internazionale Milano, noi siamo Fratelli del Mondo.