Inter: 9 anni 20 terzini, la sindrome di Maicon
Inter News: Maicon, Cancelo, poi il buio
(Inter News Maicon Cancelo Cedric) In principio fu Maicon e dopo di lui il diluvio. Le formule bibliche fotografano bene la situazione dell’Inter negli ultimi anni quanto a terzini. Dopo l’addio del Colosso brasiliano (siamo nell’estate del 2012) le fasce basse nerazzurre hanno visto un via vai degno di un centro commerciale sotto Natale. La Gazzetta dello Sport ha quantificato in 20 i terzini che si sono dati il cambio su quelle zone del campo senza mai trovare un interprete degno anche solo di stare al passo di Maicon. Forse solo il penultimo, Cancelo ha lasciato qualcosa in più di un rammarico, ma si sa come sono andate le cose.
L’argomento ovviamente trae spunto dall’ennesima debacle, quella di Sime Vrsaljko, arrivato la scorsa estate proprio per non far rimpiangere Cancelo ma finito presto ai margini a causa di un ginocchio malmesso fin dai tempi dei mondiali russi. Di queste ore la decisione di optare per l’intervento chirurgico e dunque anche per lui siamo ai saluti, dopo aver pagato oltre sei milioni di prestito all’Atletico per una stagione ma evitando il riscatto fissato a 16. Cedric Soares lo ha già sostituito e adesso tutti sperano che con il portoghese la fascia abbia trovato un inquilino un po’ più stabile rispetto a tutti gli altri.
Un via via esagerato
La Gazzetta ricorda che il folle turnover inizò proprio nei mesi successivi al Triplete del 2010. “A gennaio 2011 in una rosa “campione del Mondo” si aggiunge Yuto Nagatomo: il giapponese all’Inter sarà longevo, vestendo la maglia nerazzurra per sette stagioni e 210 partite. Non è però che abbia mai convinto totalmente”
L’anno dopo arriva in prima squadra Mbaye, a gennaio 2012 si aggiunge Jonathan, “oggetto per lo più misterioso reso celebre da una parodia “il Divino Jonathan” su internet: vestirà la maglia dell’Inter 65 volte, fino a luglio 2015. Nella stessa sessione approda anche Juan Jesus: arriva come centrale, verrà usato anche da terzino.”
L’anno dopo, 2012-2013, resta indimenticabile con gli acquisti di Alvaro Pereira e Ezequiel Schelotto. De due si ricorda solo il gol in un derby del secondo.
Siamo nel 2014, a gennaio arriva Danilo D’Ambrosio, l’unico ancora in rosa. “Sei mesi prima era arrivato Hugo Campagnaro, centrale adattato a terzino “con alterne fortune”. Poi Dodò,” brasiliano oggi 27enne di cui si sta ancora attendendo l’esplosione” e il ritorno di Santon.
Prima Cancelo, ora Soares
Siamo nel 2015 Miangue farà 5 presenze dopo la promozione dalla Primavera, arrivano Alex Telles, e Martin Montoya dal Barcellona, due meteore. Il punto più alto si tocca probabilmente l’anno dopo con il turco Caner Erkin:” firma per tre anni, dopo un mese viene ceduto per volontà di De Boer, senza aver esordito”.
Cristian Ansaldi, arrivato nella stessa sessione riesce invece a giocare più di 20 partite, nessuna delle quali indimenticabile.
“Siamo arrivati alla scorsa estate con l’investimento pesante per Dalbert (20 milioni più 6 di bonus) e il prestito di Joao Cancelo: il fair play economico impedirà ai nerazzurri di esercitare il diritto di riscatto e il più convincente terzino destro dai tempi di Maicon tornerà al Valencia e da lì alla Juve. Dai bianconeri arriva invece a parametro zero Asamoah, piuttosto rodato e subito positivo, seguito poi da Vrsaljko e ora da Soares.e ora Cedric. “Il portoghese è in prestito, con riscatto a 11 milioni: ha sei mesi per meritarselo, e non finire nell’elenco delle comparse”.
Fonte Gazzetta dello Sport