Inter, come l’anno scorso si può uscire dalla crisi con i due nuovi acquisti
Pazza Inter. Mai un inno fu così azzeccato come quello nerazzurro, che descrive perfettamente l’indole della squadra di essere sempre lontana da ciò che si potrebbe definire “tranquillità”. E una delle cose che si vorrebbero capire, ma che, almeno al momento, è destinata a restare un segreto, è il perché il mese di gennaio susciti da anni crisi così profonde.
Sono diverse stagioni infatti che l’Inter, con l’arrivo del nuovo anno, si ferma, perde certezze ed identità. L’anno scorso tuttavia Luciano Spalletti, dopo aver vissuto questo momento di sbandamento, è riuscito a riprendere le redini della squadra, fino ad arrivare al quarto posto in extremis.
Sintomi di ripresa
La speranza ovviamente è che quanto visto ieri sera al Tardini possa essere il primo passo in un sentiero che porti al raggiungimento dl terzo posto. Una rondine non fa mai primavera, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. A Parma, oltre ad essere arrivata la prima vittoria di questo 2019, è apparso di rivedere anche una parvenza di gioco, di solidità e di brillantezza.
Forse serviva una vittoria, per spazzare via tutto ciò che c’è stato di sconfortante finora, o forse la strada è ancora lunga. Ma resta il fatto che l’obiettivo resta quello dell’accesso alla Champions. Come detto dallo stesso Marotta restano degli obiettivi da raggiungere. E chissà, da questo potrebbe dipendere il destino dello stesso Spalletti.
Il tecnico intanto ha il compito più arduo, ossia quello di trovare definitivamente il bandolo di questa matassa che nel giro di una sola serata appare meno ingarbugliata. Bisogna insomma ripetere quanto fatto un anno fa.
2018 e 2019: analogie nell’ombra
Sebbene le intenzioni sembrano non mancare resta da sottolineare che nel 2018 Spalletti e l’Inter poterono contare su un aiuto non indifferente. A gennaio infatti arrivò Rafinha, ed avvenne la definitiva esplosione di Cancelo. Due rinforzi insomma che furono assoluti protagonisti dell cavalcata Champions.
Guardando questo dato la risalita di quest’anno potrebbe apparire ancora più difficile, visto che il mercato ha portato in nerazzurro solo Cedric Soares, che numericamente sostituirà l’infortunato Vrsaljko. Questo però è uno sguardo superficiale alla situazione attuale.
Pecorelle smarrite
L’Inter infatti, al pari della passata stagione, potrebbe ancora contare sull’apporto di due nuovo acquisti, anche se non definibili tali in senso stretto. Si tratta di Ivan Perisic e Radja Nainggolan. I due hanno vissuto situazioni molto particolari, seppur diverse.
Ma ciò che li accomuna è che il rendimento visto finora è stato deludente. Deludenti al punto che si potrebbe considerare che Spalletti non li ha mai avuti a disposizione. Ieri i due, il belga soprattutto, si sono resi protagonisti di una gara quasi anacronistica. Entrambi infatti hanno giocato (o perlomeno quasi) ai livelli che gli competono, e non più come le pallide ombre di loro stessi, come accaduto sinora.
Potrebbe essere questa quindi l’arma in più a disposizione del tecnico. La fonte da cui attingere nuova linfa per invertire la marcia. I due figliol prodighi che tornano a casa, mettendosi sulle spalle il peso della “baracca”. Anche qui però, bisogna prestare attenzione a ciò che una rondine possa significare. Ma se davvero quanto visto ieri si confermasse, e a ciò si aggiungesse il ritorno al gol di Icardi…