Inter, il suo “ritorno” determinante: la squadra si è accesa (CdS)
Inter, il suo “ritorno” determinante
I tifosi l’hanno accolto come un Dio in estate, hanno sofferto quando, durante la seconda amichevole, si è infortunato e, di fatto, ha saltato gran parte della preparazione estiva. Hanno gioito quando a Bologna ha segnato il suo primo gol in maglia nerazzurra. Ha mandato i tifosi in estasi con il gol che ha permesso all’Inter si accorciare le distanze contro il PSV in Olanda. Poi qualcosa è drammaticamente cambiato.
Arriva il derby, si allaccia con Biglia, la caviglia fra crack: va fuori. Torna contro il Tottenham ma non dura nemmeno un tempo. Da allora si imbocca la via della prudenza: pochi minuti alla volta, senza forzare la caviglia. Ogni volta che scende in campo è un colpo al cuore, che diventa ancora più forte guardando le magie di Zaniolo – ceduto alla Roma proprio nell’affare Nainggolan – sui campi di tutta Italia.
Sabato però, da quella partita di settembre contro il Bologna, si è visto il vero Radja Nainggolan. Il belga, un girone dopo, è tornato un calciatore e ha dato il meglio di sé: suo l’assist al bacio che Lautaro Martinez ha trasformato in rete, suoi molti recuperi, molti passaggi illuminanti. Certo, molta strada ancora è da fare, ma il belga finalmente sembra rinato.
Tirato a lucido
Per tornare a splendere, Radja Nainggolan si è ritato a lucido. Ha perso quattro chili, è sembrato finalmente privo di impedimenti fisici e ha raccontato anche di aver abbandonato alcune sue cattive abitudini in nome di un patto con la società che non può fargli altro che bene.
La cosa che però ha colpito tutti è stata la sua grinta, cavallo di battaglia ai tempi di Cagliari e Roma, ma lasciata in valiga in questi sette mesi di avventura nerazzurra. E proprio di questo parla l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che assicura che, se continua così, “l’odio sportivo” che ha suscitato nei tifosi potrà presto trasformarsi in amore.