Icardi, Wanda frena sul rinnovo. Le sue parole (CdS)

Icardi, Wanda frena sul rinnovo

Nel post partita di Parma Inter, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti aveva provato a difendere il suo capitano Mauro Icardi dagli attacchi provenienti da tifosi e stampa a causa del mal di gol. Tesi difensiva? La trattativa per il rinnovo che non decolla. In questo modo ha provato a invitare i dirigenti a chiudere questo discorso nel più breve tempo possibile. Invito rispedito al mittente, non solo dai dirigenti.

Sì perché Wanda Nara, moglie e agente del capitano nerazzurro, ha dichiarato che non è il momento giusto per arrivare ad un accordo con il suo assistito. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport: «Io non sono andata a parlare del rinnovo con i dirigenti e non ho chiesto il rinnovo. Sono stati i dirigenti che mi hanno chiamato. La nostra è stata una riunione per conoscerci e discutere di altre cose. Ora non è il momento di a?rontare l’argomento del prolungamento, come non lo era a settembre durante il girone di Champions. Il nuovo contratto si farà, ma più avanti».

Insomma, Spalletti è l’unico a volere che questo accordo arrivi presto. Nemmeno lo stesso capitano interista vorrebbe il rinnovo, per dire, domani mattina. Si tratta di una situazione particolare in cui ognuno fa il suo gioco, tutelando ovviamente i propri interessi. Logico che Wanda dichiari di non aver chiesto il rinnovo, in modo da non passare per quella che è: una che chiede rinnovi un po’ troppo spesso…

“Dette tante cavolate”

Wanda Nara a Tiki Taka è stata un autentico fiume in piena. Obiettivo, chiaramente, la difesa sua e di Mauro Icardi. Dopo aver fatto chiarezza sulla questione rinnovo, infatti, l’ex showgirl ha sbottato così sulle voci che circolano attorno a suo marito: «In questo periodo sono state dette tante cavolate: che gli era stata assegnata una multa, che la società era arrabbiata perché Mauro era a vedere una partita… Vorrei che lui fosse più tutelato dalla squadra. Non si capisce se certe notizie escono da dentro o se arrivano da fuori. Se arrivano da fuori non ci interessa, altrimenti… Noi non vogliamo nessun rinnovo perché abbiamo due anni di contratto. L ’importante in questo momento è l’Inter».

Parole sante, ma sembra più una strategia per arrivare al periodo che va dall’1 al 15 luglio, quando Maurito potrà fare le valigie per “soli” 110 milioni di euro. Ce la farà o la trattativa si chiuderà prima? Ai posteri l’ardua sentenza.