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Icardi, una situazione insostenibile: i clamorosi retroscena (GdS)

Icardi, una situazione insostenibile

Sembrava un mercoledì di febbraio qualunque e invece, poco prima dell’ora di prazo, l’Inter ha fatto sapere tramite i suoi canali social che Mauro Icardi non è più il capitano nerazzurro. La fascia passa dal braccio di Maurito a quello di Samir Handanovic, per la gioia dei tifosi che sui social hanno esultato alla notizia. Non tutti, ovviamente, ma per la stragrande maggioranza è stata una mossa azzeccata da parte della società.

E’ stata una decisione assolutamente concordata da tutte le componenti della società: presidente, dirigenza e staff tecnico. E’ stata una decisione dolorosissima, come ha detto Spalletti, ma assolutamente necessaria. Per rendersi conto di quanto fosse necessaria basta guardare la felicità di Brozovic dopo l’annuncio: “It’s Christmas Time”, “E’ Natale”.

La dimostrazione che la squadra ormai l’aveva messo all’angolo sta nei clamorosi retroscena che la Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha svelato: “Rapporti tesi nello spogliatoio. Da giorni mangia da solo alla Pinetina”. Insomma, un uomo solo contro tutti. Un uomo solo che, forse, ha deciso di fidarsi della persona sbagliata. Perché, l’avrete capito tutti, la maggiore responsabile di questa situazione è Wanda Nara.

Tutta colpa di Wanda

Sì, “Tutta colpa di Wanda”, parafrasando il titolo del celebre film di Paolo Genovese, perché sono state le sue dichiarazioni a far innervosire dirigenza, spogliatoio e ambiente. Le utlime, quelle arrivate domenica sera, sono state un vero e proprio atto di sfiducia ai compagni di suo marito: “Meglio comprare giocatori che danno quattro, cinque palle buone che rinnovare”.

Di sicuro, dopo una frase del genere, nello spogliatoio non avrebbero mica potuto festeggiare. Logico che la squadra, se si vede attaccata dal suo capitano, in questo caso Mauro Icardi, ci mette un secondo a delegittimarlo. Ieri invece ci ha pensato Beppe Marotta a farlo, rafforzando ulteriormente la sua figura agli occhi della società e, su tutti, agli occhi del presidente Steven Zhang.